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Roma, arrestati gli autori dell'aggressione razzista

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Le parole del magistrato: "L'aggravante dell'odio razziale è evidenziata dalle parole pronunciate all'indirizzo del ragazzo di colore"

La Digos di Roma ha eseguito le ordinanze di custodia cautelare in carcere per i due uomini vicini all’ambiente dell’estrema destra rei di aver malmenato un trentenne gambiano a Roma lo scorso 17 Giugno 2019.

La vicenda

Una brutale aggressione. Nel quartiere San Lorenzo, a Roma, due uomini hanno prima minacciato e ricoperto d’insulti e successivamente picchiato un ragazzo del Gambia. “Scimmia, negro di m.., devi andare via non ti vogliamo qui”. Queste le parole rivolte dai due uomini di rispettivamente, 45 e 50 anni, nei confronti del malcapitato. Queste frasi inoltre sono state citate nell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Tamara De Amicis.

I due uomini sono risultati gli autori di una rovinosa aggressione che ha riportato lesioni con prognosi di guarigione di trenta giorni al ragazzo gambiano.

La custodia cautelare

Il giudice spiega il motivo della sua decisione con un ragionamento più che rispettabile: “L’aggravante dell’odio razziale è evidenziata dalle parole pronunciate all’indirizzo del ragazzo di colore, sulle quali il testimone non ha avuto esitazione”. La lettera prosegue con altre motivazioni che hanno aiutato il magistrato nel decretare la custodia: “I due lo hanno malmenato dentro e fuori dal locale accompagnando l’azione con espressioni che hanno reso chiara la manifestazione di odio nei confronti della vittima derivante solo dalla sua nazionalità. A rendere ancora più odiosa l’azione è il fatto che essa è stata messa in atto alla presenza di altre persone dunque a suscitare nei terzi un sentimento di odio”.