> > Taranto, violenza sessuale su ragazza disabile: due arresti

Taranto, violenza sessuale su ragazza disabile: due arresti

sequestra e violenta donna cagliari

Dopo aver compiuto la violenza sessuale, i due uomini avrebbero raccomandato la ragazza di non riferire nulla a nessuno.

Ad Avetrana, una ragazza da poco maggiorenne affetta da disabilità è stata vittima di abusi sessuali in più occasioni. L’inizio delle indagini risale a Febbraio 2019, quando la giovane ha rivelato ai suoi docenti l’accaduto. L’insegnante di sostegno della ragazza si è recata subito in commissariato per denunciare la violenza subita. Le indagini hanno fatto emergere i colpevoli: il convivente della sorella maggiore della vittima e il cognato di quest’ultimo.

Violenza sessuale su ragazza disabile

Da quanto emerge dalle indagini, i reati sarebbero stati consumati ad Avetrana, nel mese di Gennaio 2019. Il primo episodio, il convivente della sorella della vittima, con la scusa di dover gettare la spazzatura ha convinto la ragazza a seguirlo in campagna, dove si sarebbe consumata la prima violenza. Successivamente con una scusa simile, l’uomo avrebbe portato la ragazza in un’abitazione nell’agro di Avetrana per il secondo atto sconsiderato. Dal racconto della vittima, ascoltata in audizione protetta e con l’aiuto di una psicologa consulente del pubblico ministero, anche il cognato dell’uomo avrebbe abusato di lei. Altri due episodi di violenza sessuale, questa volta di gruppo.

Dopo aver compiuto gli abusi sessuali, i due uomini avrebbero raccomandato la ragazza di non riferire nulla a nessuno, in modo particolare a sua sorella.

Le indagini

Le indagini per ricostruire la vicenda sono partite a Febbraio 2019, quando la ragazza ha scritto di suo pugno un biglietto che ha consegnato alla sua docente di sostegno. Quest’ultima si è fatta coraggio ed insieme alla direttrice dell’Istituto si sono recate in questura. Una volta ricostruito la vicenda, il pm inquirente della Procura di Taranto ha chiesto al gip la misura cautelare. I due ora si trovano in carcere e dovranno rispondere di atti sessuali ripetuti con l’aggravante di aver approfittato della fiducia nonché delle condizioni di inferiorità psichica della vittima.