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Morto Nicola Giugni, ex candidato sindaco di Sondrio colpito da malore

nicola giugni

Ex candidato a sindaco di Sondrio nel 2018, il 49enne Nicola Giugni è stato stroncato da un malore durante una gita in barca a vela sul Lago di Como.

È morto improvvisamente Nicola Giugni, avvocato 49enne che lo scorso anno si era candidato a sindaco di Sondrio per il centrosinistra. Giugni è stato colto da un malore nella giornata del 14 agosto, durante un’uscita in barca a vela sul Lago di Como. Una volta chiamati i soccorsi, l’uomo è stato immediatamente trasportato all’ospedale di Gravedona, dove però purtroppo i medici non hanno potuto fare nulla per salvarlo.

Morto Nicola Giugni, avvocato e politico

Già prima di scendere in politica, Giugni era molto noto a Sondrio per la sua professione di avvocato, svolta nello studio legale aperto dal padre Giancarlo e gestito assieme ai fratelli Chiara e Stefano. Un mestiere che però era principalmente una passione. Passione civile che qualche anno fa lo portò ad impegnarsi attivamente per la sua comunità, diventando presidente del Consiglio comunale di Sondrio e dell’Azienda energetica di valle. Fu proprio in quest’ultimo ruolo che Giugni seppe dimostrare il proprio valore, ottenendo attestati di stima anche da politici dell’opposizione.

Consapevole di questo suo bagaglio personale, lo scorso anno Giugni tentò la corsa alla poltrona di primo cittadino del capoluogo. La tornata elettorale non giocò però in suo favore, venendo sconfitto al ballottaggio dall’esponente del centrodestra Marco Scaramellini.

La passione per lo sport

Ciò che più sconcerta i suoi amici e conoscenti in questi giorni è però come abbia potuto essere colto da malore un uomo appassionato di sport e della vita all’aria aperta come Giugni, che nel 2013 core persino la maratona di New York. Il 49enne amava infatti praticare trekking sulle sue adorate montagne lombarde e da qualche anno aveva scoperto la passione per la barca a vela. Proprio in barca a vela, Giugni ha però trovato la morte. Una morte forse resa meno amara perché giunta mentre faceva ciò che amava.