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Open Arms, la situazione a bordo

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L'equipaggio avverte la possibilità di una probabile azione collettiva causata dall'eccessivo tempo di permanenza in mare in condizioni difficili.

Sulla pagina Facebook di Open Arms Italia è apparso un video che racconta della situazione a bordo della nave. L’associazione ha inviato diversi comunicati a Francia, Spagna, Germania, Italia e al Presidente della Commissione Europea informandoli sulla condizione delle 134 persone salvate più i 19 membri dell’equipaggio.

La situazione a bordo

La situazione è descritta come insostenibile. Il Tribunale Amministrativo ha dettato la condizione di estrema vulnerabilità a bordo e Open Arms vuole che si rispetti. Da questo momento, l’equipaggio avverte la possibilità di una probabile azione collettiva causata dall’eccessivo tempo di permanenza in mare in condizioni difficili. L’equipaggio non è pronto e non può controllare un’eventuale rivolta dettata dalle condizioni di estrema sofferenza e gravità a bordo.

La richiesta dell’equipaggio è quella che si rispetti la parola data. Da giorni le autorità italiane si dichiarano aperte allo sbarco dei minorenni e dell’ingresso della nave nelle acque italiane. Da parte della Guardia Costiera, non c’è nessun impedimento all’entrata della nave nel porto italiano di Lampedusa. La situazione dopo 16 giorni però, è tuttora in stallo.

Per concludere l’equipaggio di Open Arms, chiede che si rispettino le decisioni del Tribunale Amministrativo, le Convenzioni Internazionali, ma soprattutto le vite di queste persone ed i loro diritti. Dopo 16 giorni in queste condizioni critiche l’equipaggio non è più in grado di poter controllare e di continuare a salvaguardare i diritti dei migranti salvati.

Dopo la richiesta del premier Conte è stato disposto dalle autorità lo sbarco di 28 minori non accompagnati.