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Addormentato sul materassino "non dietro uno scoglio, in mare aperto"

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Molti hanno pensato che si trattasse di una fake news, ma la realtà riferisce che Luigi Vazzara ha veramente trascorso la notte sul materassino.

Secondo quanto riportato da Il Corriere della Sera, Luigi Vazzara, il giovane di 28 anni addormentato sul materassino, non si sarebbe allontanato troppo dalla riva. Tuttavia, le notizie arrivate in mattinata smentiscono questa versione. La Capitaneria di porto di Reggio Calabria, infatti, ha raccontato di aver trovato il ragazzo dietro a una scogliera vicino a Castel Ruffo, a Scilla. Purtroppo non esiste una ricostruzione ufficiale dei fatti, in quanto il giovane non intende rilasciare interviste. Vediamo, però, le ultime informazioni sulla vicenda più decantata dai media.

Ragazzo addormentato sul materassino

In una nota diffusa nella mattinata di martedì 20 agosto, la Capitaneria di porto di Reggio Calabria ha riferito notizie importanti. “Al tramonto del 17 agosto” riferiscono, il giovane “si è allontanato in mare con un materassino partendo da uno stabilimento balneare a Scilla”. In merito a ciò “si riconferma quanto già comunicato agli organi di stampa nell’immediatezza dell’evento. Il ritrovamento del giovane disperso in mare è avvenuto alle ore 1 e 05 del 18 agosto a circa due miglia dalla costa antistante il litorale di Scilla. Una volta intercettato veniva recuperato a bordo dall’unità della guardia costiera M/V cp 801 e successivamente sbarcato nel porto di Scilla, dove veniva affidato alle cure del personale medico del 118″.

Sarebbero state 8, dunque, le ore trascorse in mare aperto dal giovane addormentato sul materassino. Un tragitto che da Scilla, attraverso li stretto di Messina, lo ha condotto quasi in Sicilia. Tantissimi i mezzi di soccorso che, dopo l’allarme lanciato dall’amico, hanno cercato in lungo e in largo il 28enne. Poi, a notte fonda, il giovane è stato ritrovato non in Sicilia, ma a largo delle coste calabresi.

Fake News? Non proprio…

Molti pensavano si trattasse di una fake news, ma in realtà è accaduto davvero. Diversi elementi, però, evidenziavano alcune incomprensioni, come riporta il Corsera. “Intanto perché è difficile che una persona aggrappata a un materassino, in mezzo al mare, per diverse ore, prima che calesse il buio, non venisse facilmente individuata. Inoltre, addormentarsi nello Stretto su un materassino è poco probabile visto che quel tratto di mare è solcato giornalmente da centinaia di piccole e grosse imbarcazioni e navi da crociera”. Infine, “questo è anche il periodo della caccia al pescespada e i pescatori fanno in lungo e largo lo Stretto con le Feluche, imbarcazioni tipiche che hanno torri di avvistamento alte dieci metri”.