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Insulti razzisti sull'auto del medico della Cri: "N***o di merda"

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Il medico aveva parcheggiato al Pigneto, a Roma, per andare a cena fuori. Al suo ritorno la sua auto era stata vandalizzata.

Andi Nganso è un medico della Croce Rossa Italiana impegnato nell’Area salute del Comitato nazionale. Da pochi mesi si è trasferito a Roma per proseguire il suo lavoro. Purtroppo, nella serata di giovedì 22 agosto, il 31enne era uscito a cena e aveva parcheggiato la sua auto vicino al Pigneto, una zona della capitale. Una volta tornato a riprenderla, però, il medico si è visto vittima di insulti razzisti incisi proprio sulla sua vettura. Vediamo che cosa è successo.

Insulti razzisti incisi sull’auto

Andi Nganso ha 31 anni e lavora presso la Croce Rossa Italiana a Roma. A raccontare il terribile e preoccupante episodio di razzismo sarebbe stata proprio la Cri. Ad Adkronos avrebbe spiegato che nella serata di giovedì scorso, 22 agosto, il medico avrebbe parcheggiato l’auto al Pigneto per trascorrere una serata a cena fuori. Purtroppo al suo ritorno avrebbe ritrovato il mezzo vandalizzato. Sul cofano anteriore, infatti, qualcuno aveva inciso con un pennarello verde la scritto: “N***o di merda”. Non lontano dalla scritta, infine, c’era il simbolo della Croce Rossa Italiana. Andi ha immediatamente denunciato l’accaduto ai carabinieri, spiegando: “Sto in Italia da quando avevo 19 anni. In tredici anni di aggressioni razziste ne ho subìte tante”. Infatti, prima di questo episodio, una donna aveva rifiutato le cure di Andi proprio per il colore della sua pelle.

Episodi precedenti

Lo scorso gennaio del 2018 Andi aveva subito un altro attacco razzista: quella volta, però, la protagonista dell’episodio era una donna. La signora, infatti, aveva rifiutato le cure dello specialista di origine camerunense, che con ironia aveva commentato: “Ti ringrazio, ho un quarto d’ora in più per bere il caffè”. Sono tantissimi gli episodi di insulti razzisti a Roma: questi ultimi sono solo due esempi.

Francesco Rocca, il presidente della Croce Rossa nazionale ha spiegato: “Il clima è ormai irrespirabile, solo pochi giorni fa abbiamo avuto il volontario aggredito a Loano, gli episodi sono sempre più frequenti e di un’intensità davvero preoccupante”. Invece, le parole del presidente della Cri di Roma, Debora Diodati, furono: “Andi è la nostra città e tutti noi non meritiamo questo. La nostra solidarietà e il nostro essere sempre ogni giorno in campo contro ogni forma di razzismo sono e saranno la nostra risposta”.