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Sarno revoca cittadinanza a Mussolini: "Atto di libertà e democrazia"

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Il comune di Sarno ha revocato la cittadinanza a Benito Mussolini: il sindaco, Giuseppe Canfora, spiega che Sarno è una città democratica.

Benito Mussolini non è più cittadino onorario di Sarno, comune in provincia di Salerno. L’approvazione in Giunta della mozione risaliva ad Aprile 2019; ora la ratifica ufficiale in Consiglio comunale. Con sedici voti favorevoli, quattro contrari e un astenuto, l’assise cittadina revoca l’omaggio al Duce risalente al 1923. Nell’aula consiliare era presente anche una delegazione dell’Anpi che, al termine della votazione, ha intonato la canzone Bella Ciao.

La decisione è arrivata dopo mesi di dibattito. Come detto era stata approvata già dalla Giunta comunale alla vigilia della festa della Liberazione del 25 Aprile scorso.

Sarno revoca cittadinanza a Mussolini

Tra le motivazioni che hanno spinto il Comune di Sarno a revocare quell’onorificenza, c’è l’incompatibilità “con i valori di cui il Comune di Sarno e la sua comunità sono oggi portatori” e il pensiero secondo cui “il giudizio unanime su Mussolini è talmente negativo che appare necessaria e non più rinviabile la revoca della cittadinanza onoraria allo stesso”.

Il sindaco di Sarno, Giuseppe Canfora, ha spiegato come la decisione presa sia un atto di libertà. Canfora continua dicendo come Sarno sia una
città democratica, la città di Giovanni Amendola (politico di inizio ‘900 fermo oppositore del Fascismo). La revoca è stata votata per coloro che, nel 1923, non potevano opporsi. Il primo cittadino conclude rispondendo a chi sostiene che con questo gesto si voluto “cancellare la storia”. Dietro la revoca, dice Canfora, c’è la volontà di costruire “il presente e il futuro con esempi di democrazia per le nuove generazioni”.