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Coronavirus, ragazza tornata dalla Cina: "Nessuno è stato controllato"

Ragazza tornata dalla Cina

Tornata in Italia dalla Cina tramite uno scalo in Germania, una ragazza ha spiegato come in tutti gli aeroporti nessuno abbia effettuato controlli.

Dopo essere rimasta bloccata dieci ore in un aeroporto cinese, Clara A., ragazza italiana che si trovava in Cina per lavoro, è finalmente tornata nella sua città natale. Tramite una serie di stories su Instagram ha però denunciato l’assenza totale di controllo tanto all’aeroporto di Roma quanto in quello di Francoforte dove ha fatto lo scalo.

Ragazza italiana tornata dalla Cina

La giovane ha spiegato che al gate dell’aeroporto c’erano con lei numerosi cinesi, probabilmente residenti in Italia, che volevano anch’essi tornare qui. Essendo sospesi i voli diretti, il personale li ha divisi su diverse rotte per paesi europei da cui poi, tramite scalo, sono giunti nel Belpaese. Per questo ha affermato che secondo lei l’unica soluzione non è la chiusura dei confini bensì l’effettuazione di controlli.

Una volta tornata a casa ha dovuto amaramente dichiarare che in entrambi gli aeroporti, quello di Francoforte e quello di Fiumicino, nessuno ha controllato alcun passeggero nonostante avessero la mascherina. Queste le sue parole: “Non ci hanno misurato la temperatura, credo, se non tramite telecamere di cui non mi sono accorta“. Ha comunque specificato che avere la febbre non è un sintomo sufficiente per capire se si è contratto o meno il virus.

In Cina a chi si deve spostare internamente viene fatto compilare un questionario per capire eventuali connessioni con la provincia di Hubei. In Europa invece hanno lasciato a lei e ai passeggeri la responsabilità di non contagiare i propri connazionali sottoponendosi ad un isolamento volontario di 14 giorni per vedere se si presentano i sintomi da Coronavirus.

Ha infine spiegato che molti utenti l’hanno criticata e offesa per aver fatto ritorno in Italia accusandola di mettere a rischio “6 milioni di cittadini“. Lei però ci ha tenuto a specificare che quando si trovava in Cina è stata molto attenta e ha attuato numerose precauzioni. “Ho rinunciato ai miei voli interni, ho passato le mie ferie chiusa in casa. Era un posto invivibile“, ha chiarito.

Ha poi postato lo screen di un messaggio inviatole da un utente che la invitava malamente a “stare alla larga perché io non voglio morire“. Ignaro evidentemente del fatto che la trasmissione del virus avviene soltanto a contatto ravvicinato con una persona infetta.