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Coronavirus nelle case di riposo: oltre 300mila anziani a rischio

Allarme Coronavirus nelle case di riposo

Nelle case di riposo il Coronavirus potrebbe rappresentare un grosso pericolo. Sono tanti gli anziani ospiti in diverse strutture sparse per l'Italia.

Il Coronavirus nelle case di riposo rischia di compiere delle vere e proprie stragi, più di quelle alle quali stiamo assistendo in tutta Italia. Si stima siano oltre 300mila gli anziani ospitati su circa 7mila strutture dislocate nel nostro Paese, di cui 1 su 3 è ricoverato nelle zone più colpite dall’epidemia.

Coronavirus nelle case di riposo

Sono sempre di più, purtroppo, le strutture colpite dal Coronavirus secondo un’analisi dell’Unione Europea Cooperative (Uecoop). Morti e contagiati aumentano sempre di più e bisogna pertanto rafforzare le misure di sicurezza, per poter salvaguardare gli anziani.

Mascherine e guanti monouso mancano anche presso queste strutture, dove personale e ospiti sono a rischio ogni giorno, soprattutto quelli non autosufficienti. È importante prendere coscienza del pericolo che possa costituire un focolaio di contagio all’interno di una casa di riposo, soprattutto perché i nuovi ingressi non si fermano.

Le strutture più colpite dal Coronavirus

Presso la casa di riposo Don Prandocchi Cavalli, in provincia di Parma, sono deceduti 10 anziani e il 50% del personale è contagiato dal Coronavirus. A Quinzano, Brescia, i decessi sono stati 18 con 5 vittime nell’arco di 24 ore: solo uno di questi è stato accertato come contagio, perché a tutti gli altri non è stato fatto il tampone.

Il Sindaco di Mombretto, Mediglia, ha dato annuncio della strage da Coronavirus che ha visto morire 44 anziani in due settimane presso una casa di riposo. Nelle Marche, invece, 35 dei 40 ospiti e due operatori di una casa di riposo a Cingoli sono stati contagiati, due hanno purtroppo perso la vita.

Presso la residenza protetta Villa Almagià di Ancona e la struttura comunale G.B.Marotti di Montemarciano, sono diversi i casi positivi al virus: 4 nella prima e 1 nella seconda, ma altre persone sottoposte a tampone rimangono in attesa dei risultati presso gli ospedali di Torrette e Senigallia. La lista, purtroppo, non finisce qui.

Contagi nelle case di riposo all’estero

Vista la rapida diffusione della pandemia, anche Madrid ha pagato le conseguenze del contagio: in una casa di riposo sono morti 20 anziani presso la struttura privata Monte Hermoso.

A Bruxelles, Belgio, ben 34 anziani ospiti sono risultati positivi al Coronavirus, di cui 11 ricoverati in ospedale. Oltreoceano, nell’area metropolitana di Seattle, circa 50 residenti di una casa di riposo hanno fatto il tampone: 14 di loro erano contagiati.

Un futuro preoccupante

Secondo una stima Uecoop, infatti, gli anziani non autosufficienti raddoppieranno entro il 2030 di quasi 5 milioni, il 10% circa di questi finirà ricoverato in strutture specializzate. Il settore, Coronavirus a parte, necessiterà di investimenti tra i 14 e i 24 miliardi di euro per poter garantire assistenza.

Il livello di igiene, manutenzione e qualità del servizio nelle case di riposo è migliorato nel tempo, eppure in Italia c’è 1 posto letto disponibile ogni 41 ospiti, nonostante il numero di strutture abbia subìto un incremento del 30% in 10 anni.