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Gaia, morta a 27 anni per coronavirus: i genitori denunciano l'istituto

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Gaia è morta a 27 anni nel Novarese a causa del coronavirus e i suoi genitori hanno deciso di denunciare l'istituto dove era ricoverata.

Gaia Contini attendeva dallo scorso settembre un trapianto di polmoni presso l’istituto Maugeri di Veruno, nel Novarese: proprio in quella struttura è morta per coronavirus. I suoi genitori, però, hanno appreso la notizia della positività della figlia soltanto era già deceduta e hanno deciso di denunciare l’istituto. “Nessuno ci ha avvertiti del contagio – hanno detto -, vogliamo capire cosa sia successo”. Tantissime le storie delle persone che hanno perso i loro cari e nemmeno capiscono i motivi reali della loro morte. Una ragazza che vive a Parigi, ad esempio, ha perso suo padre e non le è nemmeno stato concesso di stringergli la mano poco prima che morisse. Allo stesso modo altre storie nascondono dolore e rabbia. Per questo motivo è nato un gruppo sui social che intende denunciare le morti delle persone trattate come numeri di fronte alle autorità.

Coroanvirus, Gaia morta a 27 anni

Aveva solo 27 anni Gaia, la ragazza morta nel Novarese in attesa di un trapianto di polmoni: sarebbe stata contagiata dal coronavirus. Ricoverata nell’istituto dallo scorso settembre, Gaia soffriva di sclerosi tuberosa, una malattia genetica, ed era in attesa di un’operazione. Le sue condizioni, tuttavia, prima della positività al virus erano molto buone. Il 12 marzo scorso, come ha riferito la zia a una testata locale, la ragazza ha accusato i primi sintomi, tra i quali la febbre. Con l’aggravarsi della situazione, infine, è morta il 21 marzo scorso.

L’ultimo contatto con i genitori è avvenuto due giorni prima del decesso, ma loro non sapevano nulla del contagio. “Gaia è morta sola, senza neppure poterci salutare“, hanno detto i genitori. “Nessuno ci ha avvertiti del contagio, vogliamo capire cosa sia successo”. Per questo motivo, insieme alla zia di Gaia, hanno sporto denuncia all’istituto: sarò ora la Magistratura a fare chiarezza sul caso.