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Coronavirus, si pensa alla bici per la mobilità nella Fase 2

Coronavirus, bici mezzo ideale per fase 2

La Fiab propone alla sindaca Raggi la bici come mezzo ideale per la fase 2, la fase di transizione verso la normalità dopo il coronavirus.

La bicicletta sarebbe il mezzo ideale nel passaggio dal lockdown alla normalità. Per la fase 2 nella gestione della crisi sanitaria del coronavirus si stanno pensando a diverse soluzioni per la ripresa dei trasporti in città e la bici è il mezzo più adatto per una mobilità sostenibile e senza pericoli. Di seguito la proposta della Federazione italiana ambiente e biciclette.

Coronavirus, bici per la fase 2

La Fiab (Federazione italiana ambiente e biciclette) ha proposto, in una lettera aperta alla sindaca Raggi, di far ripartire la mobilità di Roma a partire dalle bici. Questo mezzo, infatti, permette di spostarsi all’aria aperta, senza creare assembramenti sui mezzi pubblici. Inoltre è un mezzo sostenibile che non inquina. Il blocco della circolazione di auto in queste settimane ha fatto registrare un abbassamento di inquinamento e dei livelli di polveri sottili nelle grandi città, anche in quelle più inquinate del mondo. Continuare su questo crinale in difesa dell’ambiente è l’augurio della Federazione.

“A quanto sostengono i media – scrive la Fiab -, questa Amministrazione di Roma Capitale sta valutando l’ipotesi di far salire sui mezzi pubblici un numero contenuto di passeggeri (muniti di mascherina e guanti) tale da rispettare la distanza di un metro imposta dai decreti anti-Covid. Detta soluzione sicuramente ridurrà il rischio di contagio, ma allo stesso tempo comporterà che un alto numero di passeggeri abituali, non riuscendo a usufruire dei mezzi pubblici e in mancanza di valide alternative, farà ricorso all’utilizzo dei mezzi a motore privati.

Queste sono le perplessità che emergono e per cui la Fiab propone l’uso della bici come mezzo di trasporto ideale della fase 2. Per rendere possibile l’uso della bici in città nella fase 2, la Fiab chiede alcune misure alla sindaca, come la creazione di zone ciclabili e di una rete affidabile e ampia di bike sharing, la realizzazione di zone con limite di velocità 30 km/h.