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Coronavirus, appello Comitato parenti Trivulzio: "Vogliamo chiarezza"

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Coronavirus, il comitato parenti Trivulzio, istituito da dieci giorni, chiede chiarezza a Regione Lombardia: "Quanti sono davvero i morti?"

Il coronavirus al Pio Albergo Trivulzio ha fatto una vera e propria strage sulla quale, ancora, vige un alone di mistero. Ed è per questo che il Comitato Verità e Giustizia per le vittime del Trivulzio – istituito a metà aprile e che già conta l’adesione di 100 familiari – esige massima chiarezza da parte di Regione Lombardia e della struttura sanitaria. E per ottenere ulteriori chiarimenti si cercano, disperatamente, testimonianze di parenti delle vittime. Anche perché, la paura del comitato è quella che l’allarme nelle Rsa passi in second’ordine rispetto alla fase 2 del coronavirus. “Ormai tutti pensano alla ripartenza del Paese, in attesa del 4 maggio”, è quanto si legge sulla pagina Facebook del ‘Comitato Verità e Giustiza per le vittime del Trivulzio’, che già conta oltre 1000 ‘mi piace’.

Coronavirus, l’appello del comitato parenti Trivulzio

“Ci si auspica una normalizzazione che, purtroppo, è ancora lontana per il Pio Albergo Trivulzio e per le altre RSA della Lombardia, dove gli anziani continuano a morire, il personale sanitario è sotto organico e in molti casi, ancora oggi, i familiari sono tenuti all’oscuro sulla situazione di salute dei loro parenti. Vogliamo garanzie sul fatto che alla Baggina i nostri cari ricevano tutte le cure necessarie per garantire la loro salute”. Inoltre, Alessandro Azzoni – portavoce del comitato – evidenzia: “Il PAT ha iniziato ad effettuare con grave ritardo i tamponi agli ospiti”.

“Abbiamo il diritto di sapere quanti sono i decessi e per quali cause. Per questi motivi chiediamo che il PAT effettui i tamponi a tutti i degenti in condizioni critiche senza ulteriori ritardi e chiediamo un incontro urgente con il virologo Fabrizio Pregliasco. Da quando il Comitato Verità e Giustizia per le vittime del Trivulzio si è costituito, dieci giorni fa, nessuno dalla direzione del PAT si è fatto vivo. Sono 100 i familiari che hanno già aderito al Comitato”.