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Fase 2, la Sicilia va da sola: discoteche aperte dall'8 giugno

Fase 2 Sicilia discoteche 8 giugno

Discoteche aperte dall'8 giugno, la nuova ordinanza di Musumeci per la fase 2 della Sicilia.

Da oggi, lunedì 18 maggio, la fase 2 entra nel vivo della convivenza con il coronavirus. Tra riaperture e libera circolazione all’interno della propria regione, gli italiani si apprestano ad un ritorno alla normalità. Come noto, il nuovo dpcm per la fase 2 prevede che al governo spettino delle decisioni di carattere unitario e nazionale, mentre le regioni, e i loro governatori, potranno muoversi in autonomia con ordinanze che potranno allargare o restringere le attività consentite in base alla reale situazione della diffusione del contagio in ogni singolo territorio. In Sicilia, il governatore leghista Musumeci ha deciso di anticipare l’apertura delle discoteche, così come di manifestazioni, eventi e spettacoli con la presenza del pubblico, convegni o congressi, all’8 giugno.

Fase 2, la Sicilia: discoteche aperte dall’8 giugno

In Sicilia, dunque, sebbene rimanga il divieto di assembramenti di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico, dall’8 giugno possono ripartire anche le discoteche, oltre a tutte quelle manifestazioni “che possano svolgersi con il pubblico distanziato e in forma statica, così come espressamente disposto dal decreto del 17 maggio 2020”. Nell’ordinanza si legge inoltre che per le discoteche “dovranno essere emanate apposite linee guida regionali e, in ogni caso, esse dovranno svolgersi nel rispetto delle disposizioni di cui al decreto del presidente del Consiglio dei Ministri del 17 maggio 2020″.

“L’autorità di Pubblica sicurezza – precisa l’ordinanza – ove necessaria la relativa autorizzazione, deve indicare il numero dei partecipanti autorizzati a intervenire alla pubblica manifestazione, in rapporto proporzionale con gli spazi dedicati, tenuto conto della distanza interpersonale non inferiore ad un metro tra ogni soggetto e dell’obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione individuale”.

Musumeci ha fatto dunque valere la propria autonomia, andando notevolmente in contrasto con quanto previsto dall’ultimo dpcm, nel quale si chiarisce espressamente che “restano sospese le attività che abbiano luogo in sale da ballo o discoteche e locali assimilati, all’aperto e al chiuso”.