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Nuova ordinanza in Sicilia: "Rimane obbligo di quarantena"

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Chi rientra in Regione Sicilia dovrà sottoporsi obbligatoriamente a regime di quarantena. Lo stabilisce la nuova ordinanza di Musumeci.

Nuova ordinanza di Regione Sicilia in merito al Coronavirus. A partire da lunedì 18 maggio tante attività produttive – di concerto con quanto stabilito a livello nazionale dal Governo Conte – potranno riaprire, ma in terra di Trinacria persisteranno alcune limitazioni. Per esempio, chi rientra in Regione Sicilia – e potrà farlo chi è residente o per motivi di lavoro salute e stretta necessità – dovrà sottoporsi obbligatoriamente a quattordici giorni di quarantena. Lo ribadisce Nello Musumeci nella nuova ordinanza firmata nella notte di lunedì 18 maggio. Così, dunque, la Sicilia si adegua a quelle che sono le misure contenute, a livello nazionale, nel Dpcm del 17 maggio.

Nuova ordinanza in Sicilia

La nuova ordinanza in Sicilia prevede inoltre che tutte le persone, eccetto i minori di anni 6, dovranno indossare – sia nei luoghi all’aperto che nei luoghi al chiuso – le mascherine protettive. Si tratta di una misura obbligatoria stabilita dal Governatore Musumeci. Cosa riapre in Sicilia da lunedì 18 maggio? La nuova ordinanza di Musumeci conferma la riapertura dei servizi alla persona (parrucchieri, estetisti, etc), di tutto il commercio al dettaglio e dei mercati. Nel rispetto delle Linee guida, sono autorizzate le attività di somministrazione di alimenti e bevande quali ristoranti, trattorie, pizzerie, pub, self-service, bar, pasticcerie, gelaterie, rosticcerie e similari.

Con la nuova ordinanza di Regione Sicilia sono consentite le attività turistiche, le attività alberghiere ed extralberghiere, compresi gli alloggi in agriturismo, bed&breakfast, villaggi turistici, campeggi, case vacanza. Le attività di catering sono autorizzate a partire dall’8 giugno. Musumeci chiede ancora un po’ di sforzo ai siciliani. In un video – a corredo del testo della nuova ordinanza di Regione Sicilia – commenta: “Dobbiamo andare avanti sapendo che tutti conviviamo con il virus. La battaglia non è vinta, il Covid-19 continua a circolare tra noi e non possiamo convincerci che tutto sia finito. In autunno potremmo ritornare a dovere fare i conti con questa drammatica epidemia”.