> > Coronavirus, Sileri: "Il virus circola meno perché ci proteggiamo"

Coronavirus, Sileri: "Il virus circola meno perché ci proteggiamo"

Coronavirus, Sileri: "Il virus circola meno perché ci proteggiamo"

Secondo il viceo ministro Sileri, una seconda ondata di contagi di coronavirus è improbabile. Aggiunge che si muore meno perché sappiamo proteggerci.

“Il coronavirus continua a circolare ma circola meno perché ci proteggiamo con il distanziamento, con le mascherine, lavandoci le mani”: lo ha dichiarato il Pierpaolo Sileri. In un’intervista a Sky Tg24 il vice-ministro alla Sanità commenta la situazione attuale, anche alla luce delle dichiarazioni del professor Zangrillo, direttore della terapia intensiva del San Raffaele di Milano.

Coronavirus: le parole del vice-ministro Sileri

Il professor Zangrillo ha dichiarato che “il virus non esiste più clinicamente”. Questa dichiarazione è stata considerata fuorviante o infondata da molti. Il vice-ministro Sileri ha parlato con il primario del San Raffaele, per chiarire la sua posizione.

Secondo Sileri il coronavirus non ha smesso di circolare, ma circola meno, grazie alle misure di protezione che stiamo adottando da tre mesi a questa parte: distanziamento, igiene delle mani, mascherina. Come conseguenze, i casi in ospedale sono diminuiti. Grazie all’esperienza acquisita, i primi interventi sono più veloci ed esatti, e anche questo contribuisce ad abbassare la mortalità, oltre a non creare un sovraccarico al servizio sanitario.

Sulla viralità del virus, invece, nessuna certezza: “È possibile che il virus si sia attenuato, ma non è il politico che deve dirlo, né il medico – aggiunge il viceministro – deve dirlo il virologo, dopo che ha analizzato il virus”. Sileri raccomanda però di non abbassare la guardia, e di continuare a mantenere un comportamento corretto di salvaguardia della propria e altrui salute.

Infine, il viceministro è cauto anche nell’esprimersi sulla possibilità di una seconda ondata di contagi. “A vedere i dati di oggi non vedo una seconda ondata”, dichiara cautamente. All’inizio si è parlato di rischio tsunami, ma, se gli esperti confermassero che il virus si sta davvero indebolendo, forse ci saranno solo delle mareggiate, o forse nemmeno quelle.