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Biciclette, è boom in tutto il mondo: richiesta sempre in aumento

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In tutto il mondo si sta verificando un boom di acquisti di biciclette. Una nota positiva ma anche difficile da gestire.

In diverse parti del mondo si sta verificando un boom di acquisti di biciclette. In Italia, per esempio, da qualche settimane, le code fuori dalle ciclofficine e dai negozi generici di biciclette hanno raggiunto lunghezze inimmaginabili.

Boom di biciclette nel mondo

La domanda di biciclette è aumentata esponenzialmente in tutto il mondo. “Ci sono produttori con sistemi molto efficienti, ma anche produttori più piccoli coi quali la comunicazione è molto difficile: i magazzini si riempiono e si svuotano a velocità mai viste”, racconta Piergiorgio Petruzzellis della Stazione delle Biciclette di Milano. Alcuni produttori hanno già fatto sapere che non potranno evadere nuovi ordini fino a settembre. Altri parlano dei primi mesi del 2021.

Il mercato delle biciclette non è preparato a rispondere a ritmi così serrati e a un incremento della domanda. I produttori di biciclette italiani infatti lavorano quasi sempre con pianificazioni annuali. Gran parte dei componenti per la produzione di biciclette viene prodotta all’ingrosso in Cina o in altri paesi asiatici. E successivamente serve altro tempo per assemblare i pezzi.

Questa lentezza nella produzione, da sempre individuata come un tratto distintivo del settore, rischia di influire sulla richiesta e rallentare ulteriormente le operazioni di acquisto.

Le linee guida dell’OMS

Lo scorso 20 aprile, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha diffuso un vademecum in cui consigliava l’utilizzo della bicicletta per chi si doveva muovere in città per andare al lavoro durante l’emergenza. Molte grandi città d’Europa hanno deciso di avviare piani per favorirne l’uso.

Il caso di Milano

Milano negli ultimi anni è sicuramente diventata bike-friendly. La stessa amministrazione comunale ha inaugurato la fase 2 del capoluogo lombardo con l’attuazione della pista ciclabile in Corso Buenos Aires. Il progetto mira a collegare piazza San Babila con Sesto Marelli, passando per corso Venezia, corso Buenos Aires e viale Monza per un percorso di sei chilometri in tutto.

Il piano è ancora più ambizioso: 35 chilometri di piste ciclabili da qui alla fine del 2020 per evitare quel milione in più di auto previste per le strade.

A Milano il boom di biciclette, esploso dopo il 4 maggio in seguito alla ripartenza dopo il Coronavirus, si sta sempre più consolidando. L’acquisto di una bicicletta è ora una scelta e non più una moda. Per i milanesi muoversi con la bicicletta è diventato il modo fondamentale per muoversi in sicurezza, molto più di tram o metropolitane.

Tale scelta è ovviamente ampliata anche dagli incentivi promossi dal Governo. Un esempio è il bonus mobilità: contributo, per un ammontare di massimo 500 euro, che copre fino al 60% della spesa sostenuta per comprare un mezzo di mobilità sostenibile. Tale provvedimento è valido sia per bici nuove che per quelle usate. Per il bonus mobilità il governo ha annunciato di aver stanziato 120 milioni di euro.

Stati Uniti e Australia

Lo stesso fenomeno si sta verificando anche laddove non siano previsti incentivi di alcun tipo per la mobilitazione. “Non avevo mai visto niente di anche solo lontanamente simile”, ha detto un rivenditore di Brooklyn al New York Times.

Parlando del caso australiano, invece, il Guardian ha scritto che, da quando sono state allentate le restrizioni, “le biciclette sono la nuova carta igienica”.