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Ristorante trasformato in una discoteca abusiva a Roma: chiuso

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Per rispondere alle esigenze dei cittadini, un ristorante si è trasformato in discoteca abusiva in piena pandemia da Coronavirus: chiuso.

Ristorante chiuso a Roma: in piena pandemia da Coronavirus e in assenza di piste da ballo, un’attività di ristoro nella Capitale ha deciso di trasformarsi in discoteca abusiva: scelta sbagliata perché l’autorità giudiziaria ne ha disposto l’immediata chiusura. Succede in zona Appia dove gli agenti della polizia sono stati ‘richiamati’ da un eccessivo assembramento in un locale del posto.

Così, come sanzione per aver violato le disposizioni di contenimento da Coronavirus, gli agenti hanno notificato un verbale nei confronti del titolare dell’attività oltre ad aver disposto la chiusura della stessa per ben quattro giorni. All’interno del locale chiuso a Roma erano presenti circa 250 persone delle quali circa la metà, una volta terminata la cena, era intenta a ballare sprovvista di mascherine e senza rispettare il previsto distanziamento interpersonale.

Ristorante chiuso a Roma

La Polizia di Stato, in una nota, ha comunicato che nell’ambito delle operazioni di contrasto e al contenimento del diffondersi del Coronavirus, al fine di monitorare l’effettivo rispetto dei protocolli cui devono attenersi i gestori degli esercizi pubblici, ed in particolare delle attività inerenti la movida romana, ha effettuato controlli mirati in vari quartieri della Capitale e del litorale laziale.

In particolare, gli agenti della ‘Divisione Polizia Amministrativa e Sociale’ della Questura di Roma hanno accertato che: “Un noto ristorante della Capitale esercitava la sua attività non solo in violazione dei protocolli, in specie quello relativo alla ristorazione, ma anche in aperto contrasto con le disposizioni di legge che impongono, al momento, la chiusura delle attività di intrattenimento danzante, avendo trasformato il suo locale in una vera e propria discoteca”.