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Lo sposo che "fugge" dalle nozze paga il vestito della sposa

sposo nozze

Per la Corte di Cassazione se lo sposo ci ripensa prima del giorno delle nozze dovrà risarcire economicamente la sposa. A stabilirlo è una sentenza.

Se uno sposo ha ripensamenti prima delle nozze dovrà risarcire il mancato “coniuge”. A stabilirlo è una sentenza della Corte di Cassazione, secondo la quale chi vuole rompere la promessa di matrimonio deve sottostare ad un rimborso.

Sposo “fugge”dalle nozze e rimborsa

Non esistono matrimoni economici nemmeno se uno dei due ci ripensa. Questo è quanto stabilito dalla sentenza 17506 della Corte di Cassazione, secondo la quale chi vuole rompere la promessa senza un motivo valido dovrà risarcire con un rimborso l’altro.

La notizia arriva dopo il caso di uno sposo che ha avuto ripensamenti sul suo matrimonio, inizialmente dando la colpa ai genitori che si erano opposti all’unione e successivamente alla futura sposa, forse troppo interessata solo alla disponibilità economica del consorte. Annullato il matrimonio, lo sposo ha trascinato l’ex consorte in tribunale perché non voleva restituirgli la somma di 3000 euro dell’abito e di piccole spese fatte in vista del grande giorno. Secondo l’ex promesso quella cifra era troppo alta rispetto a ciò che la donna avrebbe realmente speso.

Secondo i testimoni, però, l’uomo ha cambiato idea 6 giorni prima del matrimonio, quindi quando la donna aveva già effettuato le spese dell’evento. Non ci sono altre scuse, non gli resta che pagare.

Matrimoni “in crisi”

A causa del coronavirus sono centinaia le coppie che hanno deciso di rimandare il giorno del “sì”. Il rinvio delle cerimonie ha portato perdite non indifferenti ai settori coinvolti, danneggiando economicamente interi comparti. Per molti il 2020 era considerato l’anno perfetto per convolare a nozze, molti avevano aggiunto anche già una data in calendario ma dopo la pandemia tutte le date sono in forse.

Il blocco del settore wedding ha provocato un conseguenziale blocco degli incassi pari al 100% per alcune categorie. Sono coinvolti nell’organizzazione di eventi matrimoniale oltre 8.500 location (hotel, ville, ristoranti), 2.000 catering, 8.000 studi fotografici, 2.500 Floral Designer, 6.500 gruppi musicali, 3.500 agenzie di Wedding Planner.

Secondo i dati raccolti dall’Istat sono 17mila i matrimoni saltati tra marzo ed aprile ed oltre 50mila quelli che dovevano essere celebrati tra maggio e giugno che sono slittati in autunno.