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Fase 2, sì ai matrimoni in chiesa: le regole da seguire per sposarsi

Fase 2 e matrimoni in chiesa

Fase 2, arrivano nuove regole per i matrimoni. Ci si può sposare in chiesa, ma con alcuni precisi divieti.

Con la seconda tranche della Fase 2, ritornano i matrimoni in chiesa, ma a determinate regole, perché non ci si può sposare ignorando le norme emanate dal Comitato tecnico-scientifico. È stato, infatti, stilato il protocollo nazionale di sicurezza con il placet della Curia. Dal numero limitato di inviatati al divieto del lancio di riso, ecco come si potrà convolare a nozze nei prossimi mesi.

Fase 2 e matrimoni: come ci si può sposare

Porte delle chiese aperte ai futuri sposi, ma con delle regole. I dati forniti dal Dipartimento della Protezione civile sui contagi parlano chiaro: gli assembramenti non sono consentiti. Attualmente non vi sono disposizioni precise sul numero massimo degli invitati. Com’è possibile immaginare, questo dipende dalla chiesa: ciascuna dovrà stabilire quante persone potranno entrare nel luogo rispettando le distanze di sicurezza: “pari ad almeno un metro laterale e frontale” recita il documento. Laddove la distanza personale non sarà possibile – come in chiese piccole – potranno entrare solo sposi e testimoni.

Matrimoni, tra mascherina e fiori d’arancio

Durante la celebrazione, tutti i partecipanti dovranno indossare la mascherina. Secondo il protocollo di sicurezza, resta essenziale la distanza. Per questo, l’ingresso in chiesa dovrà essere scaglionato, per evitare sovraffollamenti, e gli invitati dovranno provvedere a distribuirsi a distanza nello spazio. La distanza di sicurezza non è, invece, contemplata per la coppia. La musica durante la celebrazione è consentita solo se in presenza ci sarà un elemento. Le disposizioni vietano, infatti, assembramenti di coristi. Sì, dunque, alla marcia nuziale ma con un solo organista e senza coro.

Fase 2, cosa possono fare gli sposi

Per evitare assembramenti, sono vietati sia il lancio del riso che del bouquet, un must nei matrimoni. Lo scopo del divieto è, infatti, evitare raggruppamenti di persone che possono favorire il contagio. Seguendo la stessa norma, lo sposo dovrà fare una serenata virtuale per evitare assembramenti all’aperto la sera prima. Il giorno delle nozze, il protocollo prevede le confessioni all’aperto e a distanza. Finita la cerimonia nuziale, ci sono alcune regole: niente foto ravvicinate con gli invitati e niente lancio del riso.

Se l’amore accorcia le distanze, chi si sposa in Fase 2 dovrà fermamente crederci.