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Bambini uccisi dal padre, testimonianze: "La madre ha urlato disperata"

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Sono diverse le testimonianze della vicenda relativa ai bambini uccisi a Margno: un vicino di casa ha sentito le urla della madre che li ha trovati morti.

É sconvolta la comunità di Margno dopo aver appreso la notizia dei due bambini di 6 e 12 anni strangolati e uccisi dal padre che si è poi tolto la vita: alcuni conoscenti della famiglia hanno voluto fornire le proprie testimonianze su quanto è successo.

Bambini uccisi dal padre: le testimonianze

Un vicino di casa ha raccontato di aver sentito dei rumori sordi nella notte seguiti, nella mattina, da alcune urla. Così ha fatto la rampa di scale e ha visto la madre dei ragazzini che si rotolava disperata. Questo quanto da lei urlato mentre, tornata dalla provincia di Milano dopo aver ricevuto un messaggio del compagno, tentava invano di svegliare i due piccoli : “Non si svegliano, non si svegliano“.

L’uomo, che conosce bene la famiglia in quanto villeggiante a Margno da tempo, ha affermato che anche gli uomini della Croce rossa non sono riusciti a trattenere le lacrime. “Conosco anche il nonno, insomma ci conosciamo tutti. I ragazzini ieri sera giocavano felici nel cortile. È tremendo, non posso crederci“, ha aggiunto sconvolto.

Sulla vicenda è intervenuto anche il vicesindaco del Comune teatro della tragedia che ha parlato di un paese scioccato: “Sembra che queste cose accadano sempre lontano, invece sono dietro l’angolo. Non ci sono parole“. Altri villeggianti hanno poi spiegato ai cronisti di non conoscere il nucleo familiare ma di essere comunque frastornati per quanto accaduto. “Era gente normale, venivano qui da una vita“, ha aggiunto una parrucchiera del paese nel cui salone si reca la nonna “di quei due poveri bambini“.

Le foto postate dal padre la sera dell’omicidio

La notte stessa in cui avrebbe ucciso i due figli, Mario Bressi ha condiviso due foto sui suoi profili social che lo ritraevano insieme ai piccoli. “Con i miei ragazzi, sempre insieme” è la didascalia che campeggia sotto entrambe. L’orario a cui le ha condivise (circa le 2 di notte) lascia trasparire che si è trattato del momento immediatamente precedente o seguente il presunto omicidio. Tutti e due gli scatti hanno come sfondo la montagna che, come si evince dai contenuti presenti sul profilo, era una grande passione del 45enne, originario di Gessate ma amante della Valsassina.