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Arresti 'Ndrangheta, c'è anche consigliere comunale di Busto Arstizio

Il consigliere comunale di Busto Arstizio, Paolo Efrem

Il consigliere comunale dovrà rispondere in carcere di emissione di false fatture con l'aggravante del metodo mafioso.

Tra i 5 arresti per ndrangheta effettuati oggi 13 luglio nell’ambito dell’inchiesta sulle infiltrazioni della ndrangheta nel settore dei rifiuti portata avanti dal pm di Milano Silvia Bonardi, compare il nome di Paolo Efrem, consigliere comunale in orbita Lega accusato di estorsione ed emissione di false fatture con l’aggravante del metodo mafioso attraverso l’agevolazione delle cosche ndranghetiste. Il consigliere del comune varesino, eletto nella lista civica Busto Grande, è confluito da circa 1 anno in Lombardia Ideale fondata dal presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana come evoluzione programmatica della Lista Fontana e che si ispira fortemente al partito di Matteo Salvini, come a più riprese rimarcato.

Collusioni ndrangheta, arrestato Paolo Efrem

In carcere il consigliere comunale, insieme agli altri arresti per ‘ndrangheta, dovrà chiarire i suoi rapporti con il ‘locale’ di ‘ndrangheta che fa capo a Vincenzo Rispoli, storico rappresentante della mafia calabrese al Nord Italia – nel 2018 il processo ‘Aemilia’ portò alla condanna di 125 persone e imputato nel processo ‘Krimisa’ tuttora in corso. L’ordinanza di custodia in carcere – firmata dal gip Sara Cipolla ed eseguita dal Gico del Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza e dal Nipaaf dei carabinieri forestali entrambi di Milano – fa parte di un nuovo filone di indagini scaturito dall’Operazione Feudo che nell’ottobre del 2019 portò all’arresto di 11 individui accusati di traffico illecito di rifiuti e al sequestro di beni per un valore di 1,5 milioni di euro.

Estorsione, false fatture, assunzioni pilotate

Dopo il blitz a Cosenza contro la ‘ndrangheta del giugno scorso, ecco le manette che scattano al Nord. Al centro delle indagini c’è la Smr Ecologia srl, società operante prima nel settore dei trasporti poi in quello dei rifiuti che – secondo quanto riporta un comunicato a firma del procuratore Francesco Greco – sarebbe stata tartassata dall’ “infiltrazione da parte di soggetti legati alla locale di Legnano-Lonate Pozzolo”, realtà criminale che muove i suoi traffici tra Milano ed il Varesotto. L’imprenditore della Smr Ecologia srl, è stato appurato, ha dovuto cedere alle minacce delle cosche sull’impianto di trattamento di La Guzzza (Como) sia per quanto riguarda il pagamento di “utilità di ogni tipo” sia alle assunzioni in azienda pilotate direttamente dai mafiosi, tra cui comparirebbe il nome del genero del capo della locale cosca. Ed è qui che entrerebbe in scena l’Efrem, grazie a cui si facilitava la realizzazione di ““fondi ad hoc creati, attraverso l’emissione di fatture per operazioni inesistenti, per fittizie consulenze, dalla ditta individuale di un compiacente componente del consiglio comunale di Busto Arsizio”.