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Palermo, ragazzo salva donna e suo figlio durante il nubifragio

Palermo, ragazzo salva donna e figlio dal nubifragio

Palermo, ragazzo salva donna e suo figlio dal nubifragio che ha afflitto la città. "Ho sentito urlare, mi sono buttato", ha dichiarato il 23enne.

Un ragazzo di Palermo salva una donna e suo figlio durante il nubifragio che si è scatenato nella giornata di ieri, 15 luglio 2020. I danni apportati dal catastrofico evento atmosferico sono incalcolabili, ci sono stati alcuni dispersi, case e strade allagate, tombini esondanti.

Palermo, ragazzo salva donna e suo figlio

Sufien Saghir, 23 anni, si è gettato nel fango per salvare una donna e il suo bimbo di 2 anni. I due urlavano chiedendo aiuto, aggrappati a una tavola di legno, nel mezzo di quello che era un fiume in piena. Il giovane si trovava in macchina, incolonnato in Viale Lazio, quando ha sentito piangere il piccolo e urlare disperata la mamma.

I due erano rimasti bloccati nel sottopassaggio di viale Regione Siciliana, lei non sapeva nuotare. Sufien è sceso immediatamente dalla vettura per buttarsi nell’acqua e salvarli: “Sentivo urlare, la situazione era apocalittica”, ha raccontato il giovane, “La signora urlava come una disperata, ‘prendimi sennò muoio, prendimi non so nuotare, non voglio annegare, non voglio annegare!’ Era terrorizzata. Ho immediatamente messo in salvo il bambino. Poi lei. Ma l’acqua andava troppo forte, dal ponte scendeva giù a cascata, era un fiume di fango. Ho avuto paura”.

Il giovane eroe: “Ho rischiato di morire”

Come se non bastasse, il ragazzo di origini marocchine aveva una costola lesionata, alcuni punti e una frattura scomposta della spalla, a causa di una coltellata ad un polmone, ricevuta durante un’aggressione nella piazza di Passo di Rigano. “Ci vorrà del tempo per guarire. Ma appena ho sentito piangere quel bambino non c’ho pensato su due volte. Qualcuno diceva di attendere le cime per resistere alla corrente”, ha detto, “Potevamo essere risucchiati, è vero. Ma ho temuto che attendere fosse troppo tardi. Stavano annegando, lei si aggrappava a me, ho rischiato di morire”.