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Stefano Pernigotti è morto: aveva reso celebri i gianduiotti nel mondo

morto stefano pernigotti

É morto Stefano Pernigotti, nipote dell'omonimo fondatre dell'azienda, grazie a cui i gianduiotti sono conosciuti in tutto il mondo.

Addio a Stefano Pernigotti, nipote del fondatore della storica azienda dolciaria di Novi Ligure morto a Milano a 98 anni. Fu lui a rendere celebri i prodotti della casa piemontese, tra cui i gianduiotti, i cremini e i torroni.

Stefano Pernigotti morto

A dare notizia del decesso è stato il sindaco di Novi Gian Paolo Cabella, che ha voluto in particolare mettere in evidenza la sua filantropia ricordando quando nel bombardamento dell’8 luglio del 1944 aveva offerto rifugio ai novesi nelle cantine dello stabilimento.

Nato nel comune alessandrino, Cavalier Pernigotti mantenne la proprietà dell’azienda fino al 1995, anno in cui il gruppo fu acquisito dai siciliani Averna. Nel 2013 questi la cedettero ai fratelli turchi Toksoz con la conseguente crisi che da allora ha subito. Fu lui ad aver fatto sì che l’azienda fosse uno dei gruppi italiani più importanti del settore, in una carriera segnata da atti di generosità e una vita personale che ha dovuto fare i conti con gravi lutti familiari. Tra questi la perdita dei due figli Paolo e Lorenzo avvenuta negli anni Ottanta in un incidente stradale in Uruguay. Proprio a loro aveva intitolato un torneo giovanile di calcio, una delle sue grandi passioni insieme alla caccia.

Considerato un imprenditore illuminato al pari di Ariano Olivetti, Stefano ha contribuito a far conoscere in tutto il mondo i prodotti dell’azienda. Nata nel 1860 grazie all’omonimo fondatore, la Pernigotti aveva da subito ottenuto un buon successo di pubblico tanto da diventare la fornitrice ufficiale della famiglia reale. Re Umberto Primo le aveva anche concesso la facoltà di innalzare lo stemma reale sull’insegna della fabbrica.