Debora Faravelli Un ragazzo rientrato da Malta e risultato positivo al coronavirus ha trasmesso l’infezione a sei contatti stretti dando avvio ad un mini focolaio a Villabate, comune a pochi chilometri da Palermo. Altre 20 persone sono state sottoposte a tampone.
Mini focolaio di coronavirus a Villabate
Ad annunciare il caso è stato il sindaco Vincenzo Oliveri, che ha spiegato ai concittadini che nella comunità sono presenti sette casi di positività e altri venti sospetti relativi a persone che hanno avuto contatti con il soggetto che ha soggiornato a Malta. Una volta tornato, probabilmente prima dell’entrata in vigore del decreto che dispone l’obbligo di effettuare il tampone al rientro, ha purtroppo frequentato diversi parenti e conoscenti. Questi ultimi stanno aspettando che le autorità sanitarie li sottopongano a tampone orofaringeo “il cui esito potrebbe riservare ulteriori sorprese“.
Il primo cittadino ha comunque rassicurato i residenti a Villabate spiegando che il cluster è circoscritto e pertanto non c’è ragione di creare allarmismi ma necessità di tenere un comportamento più che cauto, utilizzando le mascherine, disinfettando le mani frequentemente ed evitando luoghi affollati. Oliveri si è infine detto sicuro che il comune ne uscirà indenne e che la situazione è sotto controllo: “Stiamo sereni“.
Un caso simile si era registrato il giorno prima a Roccamonfina, dove un giovane che aveva appena trascorso una vacanza in Croazia aveva contagiato il fratello, il padre e altri due contatti stretti.
