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Coronavirus, il bilancio del 26 agosto 2020: 1367 contagi e 13 morti

speranza-coronavirus 26 agosto 2020

Il Ministero della Salute ha diffuso il bilancio del 26 agosto 2020: nelle ultime 24 ore si registrano 13 vittime e 1367 nuovi casi di coronavirus.

Tornano ad aumentare i casi di coronavirus in Italia: nelle ultime 24 ore (bilancio aggiornato al 26 agosto 2020) sono stati segnalati 1367 nuovi positivi, 14 morti e 314 guariti. Nella giornata precedente erano stati registrati 878 contagi e 4 vittime. Crescono anche i numeri dei pazienti ricoverati, compresi quelli in terapia intensiva. In Lombardia, nelle stesse ore, si segnalano 269 nuovi casi e nessun decesso.

Coronavirus, il bilancio regione per regione

  • Lombardia: +269
  • Piemonte: +75
  • Emilia Romagna: +120
  • Veneto: +147
  • Toscana: +161
  • Liguria: +41
  • Lazio: +162
  • Marche: +9
  • Campania: +135
  • Puglia: +51
  • P.A. Trento: +7
  • Sicilia: +33
  • Abruzzo: +26
  • Friuli Venezia Giulia: +33
  • P.A. Bolzano: +5
  • Sardegna: +53
  • Umbria: +20
  • Calabria: +8
  • Valle d’Aosta: nessun nuovo caso
  • Molise: +9
  • Basilicata: +3

Oms: “La pandemia sta rallentando”

Un bilancio in contrasto con quanto affermato solo poche ore prima dall’Oms, che ha segnalato un rallentamento della pandemia a livello globale. Fanno eccezione il Sud-Est asiatico e il Mediterraneo orientale, dove il virus SARS-CoV-2 continua a fare paura. Resta alto il livello di allerta anche in Europa, dove i casi sono tornati ad aumentare dopo la riapertura dei confini e l’inizio della stagione turistica estiva.

Cauto ottimismo era stato espresso anche da Ranieri Guerra. Il direttore aggiunto dell’Oms e membro del Cts, pur invitando alla prudenza, ritiene “improbabile” un nuovo lockdown, che provocherebbe più danni che benefici. La priorità ora è la riapertura delle scuole, il prossimo 14 settembre, per scongiurare lacune “incolmabili” per gli studenti, in particolare i più piccoli. Proprio la didattica in presenza è uno dei temi caldi sul tavolo del governo. Restano nodi da sciogliere, in particolare, per quanto riguarda l’uso delle mascherine in classe e il rispetto del distanziamento sociale sui mezzi di trasporto.