> > Papa Francesco: "Nonno genovese, da lui solo parolacce"

Papa Francesco: "Nonno genovese, da lui solo parolacce"

Papa Francesco

"Uno dei nonno era genovese, ho imparato solo le parolacce”, il simpatico siparietto tra Papa Francesco e Carlin Petrini.

Papa Francesco e le origini piemontesi, il simpatico siparietto con “l’agnostico” Carlin Petrini, “padre” dello Slow Food: “Uno dei nonno era genovese, ho imparato solo le parolacce”.

Il siparietto di Bergoglio

Oggi Papa Francesco ha tenuto la seconda udienza generale post lockdown, parlando di vaccini, precauzioni e mostrando massimo rispetto per le norme e le regole da seguire. Di qualche ora fa, però, la notizia di un simpatico scambio con “l’agnostico” Carlin Petrini, “padre” dello Slow Food, in un dialogo sull’ecologia integrale nel nuovo volume di quest’ultimo “Terrafutura” (Giunti edizioni). I due si sarebbero lasciati andare anche a simpatici siparietti amarcord, parlando di cucina tradizionale e piatti ghiotti, facendo quindi emergere le origini di Bergoglio. Il Papa infatti, che ha radici piemontesi, ha ricordato un altro parente ligure: “Uno dei nonni era di ascendenza genovese. Con lui si parlava in spagnolo, non so perché. Di genovese ho imparato solo le parolacce”.

L’udienza generale

“La crisi che stiamo vivendo a causa della pandemia colpisce tutti, possiamo uscirne migliori se cerchiamo tutti insieme il bene comune, purtroppo, assistiamo all’emergere di interessi di parte. Per esempio, c’è chi vorrebbe appropriarsi di possibili soluzioni, come nel caso dei vaccini, per poi venderli agli altri. Alcuni approfittano della situazione per fomentare divisioni: per cercare vantaggi economici o politici, generando o aumentando conflitti. Altri semplicemente non si interessano della sofferenza altrui, passano oltre e vanno per la loro strada. Sono i devoti di Ponzio Pilato: se ne lavano le mani”. Queste le parole di Bergoglio durante l’udienza generale, dove avrebbe messo in guardia sulle “soluzioni sulla sabbia”: “Se le soluzioni alla pandemia portano l’impronta dell’egoismo, sia esso di persone, imprese o nazioni, forse possiamo uscire dal coronavirus, ma certamente non dalla crisi umana e sociale che il virus ha evidenziato e accentuato. Quindi, attenzione a non costruire sulla sabbia. Un virus che non conosce barriere, frontiere o distinzioni culturali e politiche deve essere affrontato con un amore senza barriere, frontiere o distinzioni”.