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Il padre di Willy Monteiro: "Mio figlio non è morto invano"

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L'ambasciatore di Capo Verde si è recato in visita alla famiglia di Willy Monteiro nel giorno del funerale e ha riferito le parole del padre.

Un dolore indescrivibile, una perdita tanto improvvisa quanto ingiusta e insensata. Ma anche la consapevolezza che la tragica scomparsa del figlio ha avuto uno scopo: “Non è morto invano se è vero che ha tentato di salvare un’altra vita“. È la consapevolezza di Armando, padre di Willy Monteiro Duarte, il giovane di origini capoverdiane ucciso a Colleferro nella notte tra il 5 e il 6 settembre. A riferire le sue parole è stato Jorge José de Figueiredo Goncalves, ambasciatore di Capo Verde, che nel giorno dei funerali del 21enne si è recato in visita alla famiglia a Paliano.

L’ambasciatore sul padre di Willy Monteiro

Il diplomatico ha descritto una famiglia “profondamente addolorata dalla morte del figlio, un giovane che ha lasciato buoni ricordi in tutta Italia, basta vedere la partecipazione al funerale“. Alla funzione era presente anche il premier Giuseppe Conte, che ha portato alla famiglia Monteiro il saluto e l’affetto dell’intero Paese: “L’Italia è con voi e vi vuole bene. Ci aspettiamo condanne severe e una rigorosa esecuzione della pena”.

Willy era “un bravo figlio – ha proseguito l’ambasciatore – integrato nella società italiana, anche a livello professionale. Con la famiglia abbiamo parlato del giovane e delle circostanze drammatiche ancora da chiarire: non bisogna avere rabbia ma collaborare perché i giovani si uniscano. Tutta la comunità capoverdiana è vicina a loro, a Capo Verde non si parla d’altro che di Willy”.

Le parole della madre

Vorrei morire. Potevo salvarlo, ma non ci sono riuscita”. È lo straziante grido di dolore della madre di Willy, ferma accanto alla bara di legno chiaro mentre dà l’ultimo saluto al figlio nella camera ardente allestita a Roma. È sicura che “se fossi stata presente, se Dio mi avesse dato qualche segnale, lo avrei difeso”. Invece “gli hanno fatto male, tanto male. Picchiato in maniera selvaggia. Avrà sofferto chissà quanto, lui che non poteva fare niente, a terra, indifeso. Massacrato senza pietà, povero figlio mio”.