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Coronavirus, arriva l'esercito nel Nisseno: troppi contagi a Gela e Niscemi

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Le autorità siciliane hanno disposto l'arrivo dell'esercito nel Nisseno per verificare che non si creino assembramenti.

Dopo l’aumento di contagi da coronavirus nei comuni di Gela e Niscemi, nel Nisseno arriva l’esercito per presiedere i luoghi maggiormente a rischio assembramento e movida. Lo ha stabilito la Prefettura di Caltanissetta nel corso di un incontro con le autorità locali.

Coronavirus: esercito nel Nisseno

Gli amministratori hanno condiviso la necessità di elevare il livello di attenzione sul territorio e disposto un rafforzamento dei controlli. Hanno pertanto stabilito che dopo le ore 18 di tutti i giorni della settimana saranno operativi decine di esponenti dell’Esercito che presidieranno le zone dove il rischio di assembrarsi e quindi diffondere potenzialmente l’infezione è maggiore.

I militari dovranno vigilare sul rispetto degli obblighi di distanziamento sociale e si concentreranno soprattutto nei luoghi di aggregazione giovanile e davanti a locali, pub e ristoranti. Dovranno inoltre verificare che tutti i cittadini indossino la mascherina anche all’aperto, una disposizione che in regione era già vigente e che con il prossimo dpcm il governo Conte renderà valida a livello nazionale.

Dall’inizio dell’emergenza la Prefettura di Caltanissetta ha già disposto la chiusura temporanea di 50 locali. Per quanto riguarda i contagi, gli attualmente positivi in provincia sono 135. Di questi, 51 si registrano a Gela e 45 a Niscemi. Proprio in quest’ultimo comune si è verificato un focolaio partito da una festa di compleanno in cui sono stati contagiati diversi partecipanti. In totale la Sicilia conta 3.358 casi attivi di cui 2.969 in isolamento domiciliare senza sintomi o con sintomi lievi, 361 ricoverati in degenza ordinaria e 28 in terapia intensiva.