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Coronavirus, focolaio nel carcere di Rebibbia a Roma

Focolaio Covid-19 Carcere Rebibbia

Il Sindacato degli agenti penitenziari chiede test sierologici per detenute e personale di Polizia dell'ala femminile di Rebibbia.

Cinque persone sarebbero risultate positive al Covid-19 presso l’ala femminile del carcere romano di Rebibbia. Il Sindacato di Polizia Penitenziaria S.PP. chiede test seriologici a tappeto per tutte le detenute e il personale di Polizia Penitenziaria

Focolaio al carcere di Rebibbia

Nella struttura carceraria di Roma Rebibbia Femminile, cinque persone sarebbero risultate positive al Covid-19. Si tratterebbe di due detenute, due agenti penitenziari e un infermiere. 
Il fatto che il virus abbia colpito sia le detenute che il personale lascia intravedere lo scenario non di certo rassicurante di un focolaio all’interno dell’ala femminile del carcere romano. 

A dare notizia dei cinque contagi Aldo Di Giacomo, Segretario Generale del Sindacato di Polizia Penitenziaria “S.PP.” e Gaina Rescigno  – Segretaria Generale Aggiunta e responsabile sindacale nazionale “S.PP.” del comparto Polizia Penitenziaria femminile.

Le richieste del Sindacato di Polizia Penitenziaria

Da quanto si legge nel comunicato del sito, Aldo di Giacomo e Gina Rescigno avrebbero chiesto all’unisono maggiori garanzie a tutela della salute dei detenuti del personale e di tutti quelli che a vario titolo accedono nelle strutture penitenziarie.

Nel caso specifico si chiede che tutto il personale di Polizia Penitenziaria in servizio presso la Struttura di Rebibbia Femminile, così come il personale civile e sanitario, sia sottoposto a test sierologico o tampone, stessa cosa per le detenute presenti.

Segue un appello al Ministro della Giustizia Bonafede e al Capo del DAP Petralia, affinchè dispongano tutte le opportune verifiche in merito ai contagi verificatesi nell’ala femminile del carcere romano.