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Modena, 80enne senza mascherina multata: stava bevendo il caffè

Modena donna senza mascherina multata

In un bar a Modena, una donna si era abbassata la mascherina per bere un caffè. Per lei e la barista è scattata la multa.

Una donna di 80 anni è stata multata in un bar in provincia di Modena per non aver indossato la mascherina. La donna se l’era abbassata giusto il tempo di bere il caffè e di chiedere al suo compagno se poteva offrirglielo. Il tutto durato probabilmente in poco meno di un minuto. L’ottantenne Viviana Parmigiani definisce questa multa un’ingiustizia precisando che è sempre stata molto rispettosa delle regole e anzi di avere sempre la mascherina con sé. “È un’ingiustizia molto grossa che mi è pesata in maniera incredibile, io quella cifra lì non la pago”, ha dichiarato la donna alla vigilessa che le ha fatto la multa. Si è poi recata all’ufficio del sindaco con il quale non è riuscita a parlare. Il figlio ha poi provveduto ad inviare una mail, ma il sindaco è stato irremovibile. La multa dovrà essere pagata. La sanzione è stata comminata anche alla barista in quanto accusata di non aver vigilato. 

Modena, multata donna senza mascherina

Una pensionata di 80 anni si era recata in un bar e si era abbassata la mascherina giusto il tempo di bere un caffè. La donna colta poi dai vigili che stavano facendo i controlli anti-covid, è stata sanzionata con una multa di 400 euro. Una multa altrettanto cara è stata fatta anche alla barista per non aver vigilato sulla donna. “Sono entrata con la mascherina sul viso, ho ordinato un caffè al banco e, quando me l’hanno portato, l’ho abbassata per poterlo bere. Poi ho notato il mio compagno seduto a un tavolino, gli ho detto “me lo offri tu?” e in quel momento mi sono vista circondare da tre-quattro vigili”. Questo il racconto della donna che si è detta scossa per quanto accaduto. 

La pensionata di 80 anni ha definito la vicenda un’ingiustizia nei suoi confronti: “È un’ingiustizia molto grossa che mi è pesata in maniera incredibile, io quella cifra lì non la pago. La vigilessa mi ha detto che posso presentare ricorso al sindaco e io, che avevo l’adrenalina a cento all’ora, sono andata subito in municipio, ma non l’ho trovato. Mio figlio allora gli ha scritto una mail e il sindaco ha risposto che non c’è niente da fare”.