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Coronavirus, autista dell'Eav morto a Secondigliano: aveva 55 anni

Coronavirus autista Eav morto Napoli

Un autista dell'Eav residente a Secondigliano è morto dopo aver contratto il coronavirus: avrebbe sofferto di patologie pregresse.

Tragedia a Secondigliano, dove un autista di autobus dell’Eav che copriva la tratta tra Napoli, Bacoli, Pozzuoli e Monte di Procida, è morto a 55 anni dopo aver contratto il coronavirus. Si tratta della prima vittima dell’azienda di trasporto pubblico nella seconda ondata di contagi.

Coronavirus: autista Eav morto a Napoli

A dare la notizia è stato il presidente dell’Eav Umberto De Gregorio e i suo colleghi. Costoro hanno spiegato che l’uomo, che soffriva di patologie pregresse, era in malattia dal 1 ottobre. Dopo qualche giorno aveva avvisato l’azienda di aver effettuato il tampone e che questo aveva dato esito positivo. Si era così sottoposto alla quarantena domiciliare fino a quando domenica 25 ottobre, dopo un aggravamento delle sue condizioni, era stato ricoverato in ospedale. Nella notte tra lunedì 26 e martedì 27 i medici hanno dovuto purtroppo constatarne il decesso. Cosimo lascia la moglie e i figli.

Una morte è sempre una tragedia. Si lotta ogni giorno con coraggio. Tutti noi ce la mettiamo tutta, facciamo ogni sforzo finanziario ed organizzativo per tenere a bada questo maledetto virus. Non sottovalutiamo i rischi dentro e fuori l’azienda“, ha aggiunto De Gregorio.

Sulla vicenda è intervenuto anche il sindacalista Ugl Enzo Pinto. Rammaricato e dispiaciuto per la terribile perdita, ha sottolineato come in Eav si stia vivendo un periodo difficile: “Molti sono i contagiati positivi e stiamo rischiando grosso“. Secondo gli ultimi dati l’azienda conta infatti 20 casi positivi e 27 soggetti in isolamento fiduciario.