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Covid, ospedale di Latina in emergenza: mancano i posti letto

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A Latina l'ospedale Maria Goretti è in piena emergenza, tanto da dover usare banchi della cappella per risolvere il problema dei posti letto.

Cresce l’emergenza covid nel Lazio, e soprattutto a Latina, dove mancano i posti letto per i pazienti ricoverati presso l’ospedale Maria Goretti. Per ovviare al problema dei posti in osservazione, l’ospedale ha deciso di togliere dei banchi dall’ingresso della chiesa per destinarli all’area del dipartimento di emergenza.
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Ospedale Latina: emergenza posti letto

Nel Lazio, così come nel resto di Italia, non si placa lemergenza covid, soprattutto all’ospedale Maria Goretti di Latina, dove scarsegggiano i posti letto per i pazienti.

Per ovviare a questa mancanza, l’ospedale ha deciso di togliere dei banchi di legno dall’ingresso della cappella posta alle spalle del pronto soccorso. Quest’ultimi saranno destinati all’area di osservazione per i pazienti infetti che presentano sinto i meno gravi e quindi non bisognosi di ricovero.

Al momento sono circa 70 i pazienti ospitati tra vecchia e nuova ala del dipartimento di emergenza. Riapeta la medicina d’urgenza al Goretti e anche il sesto piano è in fase di riorganizzazione.

La nota dell’Asl di Latina

Quella contro la Sars-CoV-2, per chi non lo avesse ancora compreso, è una guerra vera e propria e, in guerra, i disertori non servono. Nessuno di noi vuole essere ringraziato per quello che si sta facendo, in definitiva questo è il nostro lavoro. Ma il rispetto, questo lo pretendiamo“.

Così recita la parte finale di una nota emessa dall’Asl di Latina, che non nasconde una certa preoccupazione per i nuovi contagi registrati a livello regionale. Una seconda ondata che come recita il comunicato sta mettendo in otevole diffcioltà il sistema sanitario: “Rispetto alla fase precedente, i sistemi sanitari devono agire in un contesto aperto che, inevitabilmente, favorisce la diffusione dell’infezione ma, al tempo stesso, mantenendo attivi tutti i servizi allo scopo di evitare che le persone affette da patologie no Covid vengano nuovamente poste nella condizione di una sospensione inaccettabile delle cure“.