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Covid, Galli: "Il Natale ce lo siamo giocati comunque"

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"Il Natale che conoscevamo ce lo siamo giocati", così Galli sulle nuove misure covid.

Massimo Galli, primario dell’Ospedale Sacco e professore ordinario di Malattie Infettive all’Università Statale di Milano, ha commentato le nuove misure prese dal governo per contenere la diffusione del coronavirus durante il suo intervento al Forum Sistema Salute. Nelle sue parole c’è la consapevolezza di una situazione di forte criticità e la speranza che il nuovo dpcm non sia arrivato troppo tardi, con tutto ciò ne conseguirebbe in termini di gestione pandemica. Galli parla dell’emergenza covid riferendosi anche al Natale, da sempre un momento molto importante per gli italiani, ma le sue parole in tal senso non sembrano essere di conforto: “Forse non ci siamo giocati il Natale, ma in ogni caso il Natale ce lo siamo giocati comunque, rispetto a quello a cui eravamo abituati”.

Covid: Galli sul Natale

Malgrado il netto intervento del governo, per il professore dell’’Università Statale di Milano sarà necessario cominciare ad abituarsi all’idea che le festività di Natale quest’anno non potranno comprendere delle grandi tavolate in famiglia e i cenoni di capodanno. Anche durante le feste bisognerà convivere con il virus, il “che non significa ricominciare a fare quello che si faceva prima, ma mantenere una serie di restrizioni, anche molto fastidiose, che rimarranno”.

Il rischio per Galli è che eventuali leggerezze durante il periodo natalizio potrebbero vanificare gli sforzi che si faranno nel prossimo mese: “Il rischio è ritrovarsi punto e da capo, come abbiamo visto nella pratica”. “Una volta bloccata questa ondata – continua il primario del Sacco di Milano – dobbiamo fare in modo che non arrivi la terza. E per farlo bisogna rispettare le regole”.