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Covid, rimangono chiusi impianti sciistici e vietate le crociere

Covid, impianti sciistici

La notizia emerge in seguito alla nuova riunione anti Covid tra il premier Giuseppe Conte e i capidelegazione di maggioranza.

Gli impianti sciistici rimangono chiusi e ci sarà un stop anche per le crociere, è quanto emerge dalla nuova riunione anti Covid tra il premier Giuseppe Conte e i capidelegazione di maggioranza. La notizia è stata lanciata dall’agenzia di stampa Adnkronos.

Covid, impianti sciistici restano chiusi

La notizia, filtrata nella giornata di mercoledì 2 dicembre, era già stata paventata nelle giornate precedenti e già aveva scatenato polemiche. Su tutte le furie il Presidente della Regione Luca Zaia: “I nostri tecnici hanno stilato un documento con le prescrizioni che se adottate e seguite con scrupolo possono consentire l’avvio regolare della stagione sciistica – dice, in un’intervista pubblicata dal Corriere della Sera -. Adesso sottoporremo le nostre linee guida al Cts”.

Il Governatore, in quell’occasione, aveva aggiunto che, in caso di chiusura, avrebbe accettato la decisione. “Ma – continua – ciò valga per tutta l’Europa. Non si può vietare lo sci in Alto Adige e consentirlo in Carinzia”. E Zaia non ha tutti i torti. Con la chiusura di molti impianti in Italia, infatti, molti potrebbero correre con gli sci in mano in quei paesi dove le restrizioni non sono così stringenti. Manca infatti una politica europea comune. Se Francia e Germania probabilmente adotteranno politiche come quelle italiane, così non farà per esempio l’Austria e altri stati europei. L’Austria attraverso la Ministra per il Turismo Elisabeth Koestinger ha già annunciato la prossima riapertura degli impianti di risalta. “Se l’Unione Europea vuole veramente pesare alle restrizioni per la stagione sciistica, dovrà assicurare l’80 per cento dei proventi, in linea con quanto prevede lo Stato austriaco in termini di risarcimenti agli esercizi commerciali chiusi”.