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Natale, cosa si può fare: spostamenti, seconde case e pranzi in famiglia

natale capodanno

Spostamenti, seconde case, volontariato e messe: cosa si può fare e cosa non è permesso durante la giornata di Natale.

Come previsto dall’ultimo decreto varato dal governo, per tutta la giornata di Natale in Italia sarà in vigore la zona rossa: cosa si può fare e cosa invece è vietato dalle norme?

Natale: cosa si può fare

Qui le misure e le restrizioni contenute nel provvedimento per evitare che le festività si trasformino in occasioni di contagio da coronavirus.

Spostamenti

Il 25 dicembre (così come il 26, il 27 e il 31 nonché l’1, il 2, il 3, il 5 e il 6 gennaio), sarà vietato spostarsi dal proprio domicilio se non per ragioni di salute, lavoro e necessità. Una deroga consentita dal decreto è quella di andare a fare visita a parenti o amici (soltanto all’interno della regione) dalle ore 5 alle ore 22. Potranno muoversi soltanto due persone (esclusi i figli di 14 anni e i soggetti non autosufficienti) una volta al giorno. Potranno altresì spostarsi i genitori separati o affidatari per raggiungere i figli minorenni così come i cittadini che necessitano di assistere parenti non autosufficienti soli: in questo caso sarà possibile anche oltrepassare i confini regionali.

Seconde case

Nonostante la zona rossa, anche nel giorno di Natale è possibile spostarsi per recarsi nelle seconde case ma soltanto se esse si trovano nella propria regione. Se una coppia fa visita a parenti e amici nella seconda casa può fermarsi a dormire.

Pranzi in famiglia

Il governo non ha stabilito un numero massimo di persone che possono prendere parte a pranzi e cene familiari. Ha però fissato in due i soggetti che possono recarsi a casa di amici/parenti e raccomandato di tenere gli anziani e le persone fragili lontani dai bambini.

Messe

A tutti i fedeli è consentito andare in chiesa per prendere parte alle funzioni religiose. L’importante è mantenere il distanziamento e seguire il protocollo che prevede acquasantiere vuote e ingressi scaglionati a seconda della capienza.

Volontariato

Sarà infine possibile uscire di casa, senza limiti di orario, per svolgere “attività assistenziali nell’ambito di un’associazione di volontariato“. Ad esse si aggiungono quelle “in convenzione con enti locali a favore di persone in condizione di bisogno o di svantaggio“.