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Da oggi l'Italia è in zona rossa: cosa si può fare e cosa è vietato

Decreto Natale chi non rispetta norme

Dal 24 dicembre al 6 gennaio in Italia si alterneranno giorni in zona rossa e in zona arancione: cosa si può fare e cosa no?

Da giovedì 24 dicembre in Italia è scattata la zona rossa, che sarà in vigore tutti i giorni festivi e prefestivi fino al 6 gennaio: cosa si può fare e cosa invece è vietato dal Decreto Natale?

Zona rossa: cosa si può fare

Rispetto al consueto lockdown il provvedimento consente maggiori libertà in termini di spostamenti e visite ad amici e parenti: qui i dettagli.

Spostamenti

Posto che il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione è sempre permesso, così come i movimenti per lavoro, salute o necessità, fino al 6 gennaio sono vietati gli spostamenti tra le regioni. Nei giorni di zona rossa (24, 25, 26, 27, 31 dicembre e 1, 2, 3, 5 e 6 gennaio) non sarà poi possibile uscire dal proprio domicilio se non per le consuete esigenze. Tra queste figura anche la visita a parenti e amici. Il decreto consente infatti ad un massimo di due persone (esclusi figli con meno di 14 anni e persone non autosufficienti) di spostarsi una volta al giorno, dalle 5 alle 22, presso un’abitazione privata all’interno della propria regione.

Seconde case

Fino al 6 gennaio è possibile, sempre dalle 5 alle 22, recarsi nelle seconde case all’interno della stessa regione. É invece vietato andare in quelle fuori della regione di residenza.

Ricongiungimento familiare

Le coppie che vivono in città diverse possono ricongiungersi soltanto se il luogo scelto per incontrarsi coincide con quello in cui si ha la residenza, il domicilio o l’abitazione.

Messe

É sempre possibile per i fedeli recarsi a messa, sia nei giorni rossi che in quelli arancioni. Nei primi si dovranno scegliere chiese vicine alla propria residenza, mentre nei secondi si potrà raggiungere qualsiasi luogo sacro sito nel comune di residenza, domicilio o abitazione. Se questo ha meno di 5 mila abitanti sarà possibile recarsi in chiese di altri Comuni purché non siano capoluoghi di provincia e non distino più di 30 km.

Sport

Il decreto permette di svolgere sia attività motoria, individualmente e in prossimità della propria abitazione purché nel rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro, sia attività sportiva sempre in forma individuale.