> > Si è spento Lionello Lupi, recuperò dal pozzo il piccolo Alfredino

Si è spento Lionello Lupi, recuperò dal pozzo il piccolo Alfredino

morto minatore recuperò dal pozzo Alfredino

Lionello Lupi, noto come il minatore che recuperò dal pozzo il piccolo Afredino Rampi si è spento a 94 anni a Orbetello.

Con la morte di Lionello Lupi se ne va un pezzo di Storia Italiana. L’uomo è noto per essere stato uno dei minatori che è andato a recuperare il piccolo Alfredino Rampi in fondo al pozzo. Lionello Lupi da diverso tempo viveva nella residenza sanitaria assistita Costa d’Argento di Orbetello in provincia di Grosseto. L’uomo che aveva compiuto 94 anni è deceduto a causa del Coronavirus contratto in seguito ad focolaio che si era diffuso nella residenza sanitaria nella quale era ospite. Con l’aggravarsi delle condizioni è stato poi ricoverato presso il reparto di malattie infettive dell’ospedale Misericordia per poi spegnersi nella notte tra il giorno 8 e il 9 gennaio.

Della vicenda che lo ha reso suo malgrado protagonista raccontava spesso in modo orgoglioso: “Sono io che sono andato a prendere quel bimbo”, un orgoglio che traspariva anche dal racconto della figlia Cinzia che nel quotidiano “Il Tirreno” ha dichiarato: “Era orgoglioso di essere stato tra quei minatori”.

Morto il minatore recuperò dal pozzo Alfredino

Correva l’anno 1981, un Paese intero rimase in apprensione per le sorti del piccolo Alfredino Rampi, la cui vicenda ebbe una grande risonanza mediatica grazie alla Rai che seguì il caso in diretta televisiva. Ebbene proprio uno dei protagonisti della vicenda, Lionello Lupi, si è spento all’età di 94 anni dopo essere risultato positivo al Coronavirus. Lupi era infatti uno dei minatori che si calò in fondo al pozzo nel tentativo di salvare il piccolo di appena 6 anni e trovato senza vita.

Una vicenda che Lionello Lupi raccontava spesso evidenziando come lui abbia avuto un ruolo chiave nel recupero del bimbo. “Sono io che sono andato a prendere quel bimbo”. A raccontare dell’ultimo periodo di vita del padre la figlia Cinzia che in un’intervista al “Tirreno” ha dichiarato: “Era orgoglioso di essere stato tra quei minatori. A guardare la sua foto, davvero, non lo accetti”. Ha poi aggiunto: “Stava bene. Aveva i suoi acciacchetti dell’età, per carità…Poteva succedere lo stesso qui a casa o ovunque”.