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Quargnento, 30 anni a coniugi per esplosione cascina: morirono in 3

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A novembre 2019 la cascina dei due coniugi, oggi condannati, esplose: nei tentativi di soccorso morirono tre vigili del fuoco.

Era la notte tra il 4 e il 5 novembre 2019 quando la cascina dei coniugi Giovanni Vincenti e Antonella Patrucco, a Quargnento, esplose. Nel tentativo di spegnere l’incendio persero la vita tre vigili del fuoco. A causarne la morte fu proprio la coppia, che provocò lo scoppio per intascare i soldi dell’assicurazione. I due adesso sono stati condannati a 30 anni di carcere per omicidio plurimo aggravato.

La sentenza

La Corte d’Assise, presieduta da Maria Teresa Guaschino, lunedì 8 febbraio 2021, ha condannato i coniugi Giovanni Vincenti e Antonella Patrucco a trent’anni di carcere ciascuno per la morte dei tre vigili del fuoco. È stata dunque accolta la richiesta del pm Enrico Cieri.

Grande commozione fuori dal tribunale tra i vigili del fuoco e i familiari delle vittime, che chiedevano l’ergastolo. “Dopo tanta sofferenza, speriamo se li facciano tutti”, dice Anna Dapice, madre di Marco Triches, una delle vittime. “Se io salgo in macchina dopo aver bevuto, so a cosa vado incontro. Dico solo questo“. “Noi l’ergastolo lo abbiamo avuto“, ha aggiunto Maria Stella Ielo, mamma di Antonino Candido.

La difesa dei due coniugi

Gli avvocati della difesa, Lorenzo Repetti e Vittorio Spallasso, hanno annunciato tuttavia che si batteranno in Corte d’Appello per una riduzione della pena: “Non ci fu dolo, il processo è ancora lungo“, dicono. “Nessuno ha mai messo in dubbio che i vigili del fuoco fossero buoni, ma non dovevano entrare: non c’era nessuno da salvare in quella cascina, non c’era niente e quindi non c’era dovere di sicurezza“.