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Covid, Molise chiede aiuto all'Esercito: "Grave sofferenza, mancano medici"

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Il Molise chiede l'intervento dell'Esercito per l'attivazione di nuovi posti letto: i ricoveri sono aumentati dopo la diffusione della variante inglese.

La situazione Covid in Molise, che sta facendo i conti con un aumento dei contagi e dei ricoveri, ha spinto la Regione a chiedere l’intervento dell’Esercito. Una scelta forte e urgente, ha sottolineato la capogruppo del Partito Democratico Micaela Fanelli, perché oltre alle strutture mobili che si stanno montando nel Basso Molise i militari giungano in soccorso con mezzi e personale.

Covid: Molise chiede intervento dell’Esercito

Il provvedimento approvato dall’amministrazione su proposta della minoranza dem obbliga di fatto il governatore Donato Toma a chiedere al Ministero della Difesa che l’Esercito intervenga per attivare in emergenza almeno dieci posti letto di terapia intensiva presso vari ospedali della regione. Molti nosocomi stanno infatti esaurendo le postazioni e alcuni pazienti sono stati trasferiti fuori dai confini regionali.

In particolare la Regione ha chiesto aiuto alla Protezione Civile per organizzare il trasferimento di 8 malati gravi a Grosseto, Roma, Foggia e Cesena. “C’è stata nel basso Molise, nella zona di Termoli, una esplosione di casi per la variante inglese del coronavirus. Siamo in grave sofferenza, mancano medici“, ha spiegato Oreste Florenzano, direttore generale l’azienda sanitaria regionale.

Oltre alla creazione di nuovi posti, la mozione impegna il governatore a rendere operativi anche i posti di terapia intensiva presso l’ospedale San Timoteo di Termoli, in provincia di Campobasso, attraverso l’adattamento del reparto di Rianimazione, schermando gli ambienti e separando i percorsi. La richiesta è giunta dopo l’esplosione dei contagi causata dalla diffusione sempre più massiccia della variante inglese.