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Lombardia, scuole chiuse ma non per tutti: i casi di didattica in presenza

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La didattica in presenza nelle scuole, in Lombardia, sarà consentita ai figli di alcune categorie di lavoratori.

La Lombardia è attualmente in zona arancione scuro. Un provvedimento che prevede anche la chiusura delle scuole (di tutti i gradi, ad eccezione degli asili nido, micro nidi e sezioni primavere) al fine di evitare, in particolare, la diffusione delle varianti del Covid-19 tra i più giovani. Gli studenti, dunque, sono tornati a studiare tramite la didattica a distanza. Non tutti, però. In alcuni casi particolari è infatti possibile usufruire della didattica in presenza, anche negli istituti chiusi.

Chi può usufruire della didattica in presenza?

La didattica in presenza sarà consentita ai figli del personale sanitario (medici, infermieri, OSS e OSA) e ai figli di categorie di lavoratori le cui prestazioni sono ritenute indispensabili per garantire i bisogni essenziali della popolazione, nonostante la zona arancione scuro. In quest’ultima categoria rientrano, ad esempio, coloro che operano negli esercizi che sono autorizzati a restare aperti, come supermercati, edicole e alberghi, nonché nelle aziende ancora in attività.

Scarica QUI il documento con tutti i codici ATECO

Regione Lombardia – spiega la nota – informa che il Ministero dell’Istruzione ha già dato indicazioni ai dirigenti scolastici affinché sia garantita la frequenza in presenza per gli studenti figli di personale sanitario o di altre categorie di lavoratori, le cui prestazioni siano ritenute indispensabili per la garanzia dei bisogni essenziali della popolazione“.

Intanto in Lombardia prosegue la vaccinazione dei docenti e del personale scolastico: sono già oltre 117 mila le prenotazioni per la somministrazione delle dosi.