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Vaccini, Difesa e Protezione Civile pronte ad aiutare le regioni più indietro

Vaccini

Il governo è pronto ad aiutare le regioni a somministrare i vaccini cn task force della Protezione Civile e della Difesa.

La Difesa e Protezione civile hanno confermato la loro disponibilità a intervenire con task force di supporto per aiutare le regioni più indietro con le somministrazioni dei vaccini. Affinché la procedura scatti devono essere gli stessi governatori a richiederne l’intervento: per il momento, nonostante le difficoltà riscontrate e le difformità dei risultati nei differenti territori nessuno ha ancora avanzato richieste formali.

Difesa e Protezione Civile pronte per i vaccini

Per il momento il commissario per l’emergenza Francesco Paolo Figliuolo, pur rispettando le scelte che spettano alle singole regioni, ha fornito dei suggerimenti per accelerare sulla campagna. In Lombardia per esempio ha esortato l’amministrazione a non utilizzare più la piattaforma informatica Aria, che ha dato non pochi problemi, per passare a quella di Poste, già operativa in cinque regioni senza intoppi.

Negli ultimi giorni il governo ha anche ricordato la necessità di dare la precedenza agli anziani e ai più fragili di cui soltanto il 15% ha ricevuto il vaccino. Le priorità, ha spiegato Speranza, sono tutte contenute nel piano strategico passato all’unanimità in conferenza Stato-Regioni. Un atto ufficiale già vincolante per tutti che al momento non renderebbe necessario un ulteriore atto formale per stimolare le Regioni ad accelerare.

L’esecutivo è pronto a fare la sua parte anche nel campo delle somministrazioni e ha già fatto pressioni per avere un altro anticipo di dosi Pfizer. Mentre resta la possibilità di utilizzare autonomamente il siero russo Sputnik, prende sempre più piede l’ipotesi di riservare agli over 80 le prime forniture del vaccino Johnson & Johnson.