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De Luca: "Agnelli? Avesse avuto un altro cognome, non sarebbe più alla Juve"

Se Agnelli avuto un cognome diverso, non sarebbe più alla Juve

Il giornalista Massimo De Luca nel pomeriggio di TMW Radio ha parlato dei temi bollenti della Serie A, in particolare di Agnelli e della Juve.

Nel pomeriggio di TMW Radio, ospite a Maracanà il giornalista Massimo De Luca, il quale ha parlato dei temi più in rilievo della Serie A.

Juve ed Inter fuori dalla lotta per il titolo?

Alla prima domanda sull’ipotesi che sia la Juventus che l’Inter siano già fuori dalla lotta per il titolo, Massimo risponde così:

“Alla Juve ci sono un po’ di spaccature in società ma anche in squadra, perché Bonucci sta diventando un caso. Sul fatto che possano essere già fuori dalla corsa, dico che i campionati non si vincono a settembre-ottobre, ma si possono perdere se si parte molto male, e loro sono partite male. Con 3 ko all’anno è già difficile vincere lo Scudetto. Abbiamo visto Milan-Napoli, due squadre che giocano molto bene, la Roma anche ma ha perso e così i conti non potrebbero tornare, per dire che oggi le squadre comunque sono più agguerrite rispetto al passato. Un conto è rimontare su 1-2, un conto è rimontare su più squadre”.

De Luca: “Se Agnelli avesse un altro cognome, non sarebbe più alla Juve”

Dunque, da dove può ripartire Allegri? E il giornalista senza mezzi termini dice che:

​​​​​​​”Prima aggiungo che se Agnelli avesse un altro cognome, non sarebbe più lì. Dalle operazione Superlega al caso di Perugia con Suarez, all’ingaggio di Sarri e Pirlo, se un altro avesse infilato queste cose sarebbe saltato. Per quanto riguarda Allegri, dico che è vero che ci sono le assenze, ma stiamo parlando di una squadra che fino al 90′ stava perdendo, e di una squadra che ha perso non giocando contro il Monza. Cerca una rigenerazione del suo centrocampo da anni, e rimane questo il suo problema. E’ impossibile che Vlahovic si sia inaridito, è perché gioca pochi palloni. E’ lì che deve intervenire”.

Il rapporto Bonucci-Allegri 

Infine:

“Nessuno può sapere cosa succede davvero, però mi sembra evidente che da più parti ci sia il malcontento per il gioco. Dagli ex arrivano critiche su come si impostava la squadra, non so cosa pensino gli altri. Logico che si creino così tensioni interne con questi risultati. Credo che delle tensioni reali ci siano, Bonucci è uno che non si tiene le opinioni”.