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Riforma sulle licenze taxi: le novità e le proteste dei sindaci

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Nuove procedure semplificate e licenze provvisorie secondo le necessità comunali, il dissenso dei sindaci

Il Decreto Asset per la riforma dei taxi è stato approvato, ma i sindaci criticano l’aumento delle licenze. Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ritiene che il decreto toglie soldi ai cittadini. Anche il sindaco di Firenze, Dario Nardella, lo definisce “acqua fresca” e si prepara ad estendere gli orari di servizio. La Camera ha dato l’approvazione definitiva al decreto.

Il nuovo decreto taxi: cosa cambia?

Il nuovo decreto permette l’assegnazione di più licenze taxi, inclusa la possibilità di gare per il 20% di licenze aggiuntive. Inoltre, le licenze possono essere concesse temporaneamente in base alle esigenze comunali. È ora consentito agli attuali tassisti affittare licenze provvisorie ad altri, anche amici o familiari.

Tuttavia, le licenze provvisorie possono richiedere l’acquisto di un nuovo veicolo per i due anni di validità.

Sciopero dei taxi: il 10 ottobre

Il Ministro Urso ha chiesto ai sindaci di implementare velocemente le nuove norme sulle licenze taxi. Il sindaco di Roma e Gualtieri criticano il decreto per l’assegnazione del 100% dei proventi ai tassisti, preferendo l’iter ordinario. Anche il sindaco di Firenze contesta il decreto e Nardella suggerisce l’estensione dei turni come alternativa.

Il 10 ottobre ci sarà uno sciopero dei taxi a causa del decreto Asset, giudicato inopportuno dall’Usb Taxi per l’aumento delle licenze senza dati concreti. Intanto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, riflette sull’aumento delle licenze taxi e il decreto Asset, cercando una soluzione economica adeguata.