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Variante Delta, nuove chiusure in Spagna ed Olanda

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Nuove chiusure in Spagna e Olanda a causa della variante Delta. Cresce la preoccupazione anche negli Stati Uniti e in Russia. La Gran Bretagna riapre.

Gran parte dell’Europa sembra essere tornata nella morsa del coronavirus e della temibile variante Delta che, dopo essersi diffusa in India, ha fatto il giro del mondo raggiungendo anche il vecchio continente. I primi a fare i conti con questa mutazione contraddistinta da una grande capacità di diffusione sono stati gli inglesi e russi, con differenze sostanziali date dalla maggiore presenza in Gran Bretagna di persone vaccinate. Ecco dunque che ad un aumento dei casi non ha fatto seguito una crescita di ricoveri e vittime. Ora la variante Delta si diffonde anche negli altri paesi, con i nuovi positivi che tornano a salire. È così anche in Spagna e Olanda che infatti danno il via a nuove chiusure.

Variante Delta, chiusure in Spagna e Olanda

Nello specifico, per quanto riguarda la Spagna, in Catalogna è stata disposta la chiusura delle discoteche e dei locali notturni nel weekend e per poter accedere a qualsiasi evento all’aperto che coinvolga più di 500 persone sarà necessario esporre il green pass. Analoghe le decisioni prese dall’Olanda dove il governo ha imposto che ristoranti e discoteche chiudano a mezzonotte. La decisione è arrivata dopo che sabato 10 luglio è stato registrato un picco di infezioni di oltre 10mila unità (10.345), record per i Paesi Bassi dallo scorso periodo natalizio.

Chiusure in Spagna e Olanda per la Delta

Anche in Regno Unito, malgrado l’annuncio che dal prossimo 19 luglio si avvieranno le riaperture, i casi Delta continuano a crescere. Nella giornata di sabato 10 luglio erano più di 32mila i nuovi positivi, ma per fortuna a questo brusca impennata non è corrisposto un aumento dei morti: ieri nello specifico sono stati 34 in tutto il paese.

La Delta impone chiusure in Spagna e Olanda

In giro per il mondo le cose non vanno meglio. Negli Stati Uniti sono stati registrati 20mila nuovi casi verificatesi soprattutto nelle conte con tasso di vaccinazione molto basso. In Corea del Sud, invece, per il terzo giorno consecutivo si è registrato un record di contagi con 1378 nuovi positivi,  motivo che ha spinto Seul ad optare per misure più restrittive a partire da lunedì 12 luglio. Una delle situazioni peggiori, infine, è quella che si sta registrando in Russia dove, anche a causa del basso tasso di vaccinazione, ad una crescita dei contagi ha fatto seguito l’aumento dei decessi. Solo ieri sono stati 752 quelli accertati.