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Caso Denise Pipitone, la medium Maria Pia: "Ho visto una macchina con tre persone"

Denise Pipitone medium

La medium che all'epoca della scomparsa aiutò nelle ricerche di Denise Pipitone torna a raccontare alcune delle sue visioni.

Maria Pia Pipitone, la medium che all’epoca della sparizione di Denise Pipitone aveva aiutato nelle sue ricerche, è nuovamente intervenuta raccontando le visioni che ha avuto. In una di esse avrebbe visto una macchina con tre persone che trasportava la piccola verso il mare.

Denise Pipitone: parla la medium

La testimonianza della donna è andata in onda nel corso della puntata di Quarto Grado di venerdì 11 giugno 2021. Costei, che pratica la scrittura spiritica e “comunico con entità che mi danno notizie“, venne chiamata direttamente da Piera Maggio che la andò a prendere con il compagno e la portò a casa sua.

Ho voluto ci fossero anche le forze dell’ordine perché voglio i riscontri di quello che dico“, ha sottolineato. La sensitiva ha precisato di aver aiutato gratuitamente la mamma di Denise, che avrebbe confermato tutte le informazioni comunicate dalle entità. La medium ha infatti spiegato che Piera le diceva che le cose che stava dicendo erano tutte vere.

Denise Pipitone, la medium: “Rapita per motivi familiari”

Parlando con le entità, “mi dissero che la piccola era stata rapita per motivi familiari“. Una pista che è sempre stata tenuta in considerazione dagli inquirenti dato il clima non sereno presente tra i membri della famiglia allargata della bimba scomparsa.

In una delle sue visioni, ha continuato Maria Pia, ha visto una macchina con tre persone e un luogo, Trapani. Secondo lei dunque Denise sarebbe stata rapita in macchina e portata verso il mare. Ha poi raccontato di aver visto un casolare con due uomini tunisini con una botola. “Trovammo il posto e andammo con le forze dell’ordine. Corrispondeva tutto, trovammo anche i due ragazzi“, ha evidenziato.

Denise Pipitone, la medium: “Uscì il nome di Anna”

Mettendo insieme tutto quello che ha raccolto, secondo la sensitiva si è trattato di un rapimento su commissione per una metà e per l’altra no. A suo dire ci sarebbe stato un depistaggio molto forte. “Uscì fuori il nome Anna e Piera pensò alla Corona. Uscirono altri nomi tra cui Jessica Pulizzi e c’era un motorino che la riguardava“, ha aggiunto. Secondo lei ci sarebbe infine una testimone, in particolare una vicina di casa, che ha visto tutto e non ha mai raccontato nulla agli inquirenti.