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Deputato eletto per pochi giorni: stipendio da 10mila euro

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Deputato per una settimana, con uno stipendio di 10mila euro. Il caso di Massimo Verrecchia a pochi giorni dallo scioglimento delle Camere

Deputato solo per una settimana ma con uno stipendio record: ecco il caso di Massimo Verrecchia che subentra al posto del collega Filippo Piccone. Nonostante il Presidente Mattarella sia in procinto di sciogliere le camere, Verrecchia percepirà per circa due mesi, 10mila euro al mese. Nonostante il deputato abbia dichiarato in un’intervista al ‘Corriere della Sera’ di essere interessato alla politica e non al denaro, è già polemica. Per il Parlamento italiano non è il primo caso di ” deputato per un giorno “: l’insolita situazione infatti si è già presentata in passato.

Deputato per un giorno e polemiche

La notizia non poteva non scatenare polemiche e reazioni. I commenti non sono mancati nemmeno sul profilo social di Verrecchia che ha condiviso la notizia del suo nuovo incarico. Subentrato al collega Filippo Piccone che si è dimesso il 21 dicembre per motivi personali, Verrecchia si difende: ” Per me è un’opportunità “.

Onorevole Massimo Verrecchia

Il consigliere comunale di Avezzano subentra per una sola settimana al collega Piccone. Già da oggi, come ha dichiarato nell’intervista, sarà a Roma per vedere se ” ci sarà qualcosa da fare “. Massimo Verrecchia, 45 anni è il primo dei non eletti con il Popolo delle Libertà alle politiche del febbraio 2013 per la circoscrizione Abruzzo. Attualmente, come ha dichiarato, il neo deputato non è disoccupato: Verrecchia presiede la segreteria del sottosegretario alla Giustizia, Federica Chiavaroli. L’onorevole fa parte del gruppo che, a seguito della scissione di Angelino Alfano, ha dato origine al Nuovo centrodestra prima e ad Alternativa Popolare poi. Nonostante gli impegni, per svolgere il nuovo incarico per una sola settimana avrà diritto per legge allo stipendio da parlamentare. Niente vitalizio, ma un incarico di due mesi nonostante Mattarella stia per sciogliere le Camere. Per Verrecchia la durata della carica è quanto basta per fargli ottenere uno stipendio da 10mila euro al mese ed è la legge che lo permette.

Polemiche

Nel corso dell’intervista, Verrecchia si difende dalle ( inevitabili ) accuse in merito alla situazione particolare. Il neo deputato ci tiene a sottolineare come il suo ingresso in Parlamento costituisca per lui un’opportunità. Tra gli interessi del neo eletto solo ed esclusivamente la politica: ” Non ho bisogno di emolumenti ” dichiara. Escluso l’interesse economico, Verrecchia aggiunge anche che non ritiene di aver ricevuto un favore personale da parte del collega. Nessuna corsia preferenziale per lui, poiché Piccone ha lasciato l’incarico per motivi personali come già detto precedentemente. Nonostante le domande incalzanti del giornalista nel corso dell’intervista, Verecchia ribadisce il suo ruolo di amministratore locale e non esclude un ritorno a questo incarico dopo la parentesi parlamentare.

Precedenti in Parlamento

Se le ire del web si stanno scatenando nei confronti di Massimo Verrecchia, bisogna ricordare che non si tratta dell’unico caso nella storia della politica. La carica di deputato per una settimana o addirittura per una giorno ha già dei precedenti e non lontani nel tempo. A beneficiare prima dell’attuale onorevole, era già stato in passato Luca Boneschi del Partito Radicale. Nel 1982, Boneschi rimase in carica per un singolo giorno. Altri due casi furono Angelo Pezzana nel 1979 e Piero Craveri nel 1987. Senza andare indietro nel tempo, è di questi giorni invece il ritorno di Franco Mugnai, 64 anni che ha sostituito Altero Mattioli, vittima di un incidente stradale. Mugnai non è un volto nuovo: senatore per tre legislature 2001 e 2006 con AN, 2008 con il Popolo delle Libertà. Nel 2013 è stato il primo dei non eletti come candidato in Toscana e tra il 2013 e il 2017,è stato presidente della Fondazione AN. Insomma, meglio tardi che mai.