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Dalla diagnosi alla guarigione: il percorso di Big Mama contro il cancro

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Big Mama e la lotta contro il cancro: musica, speranza e determinazione. Il racconto nel podcast a One more time.

La storia di Big Mama è un esempio di resilienza e determinazione davanti a una delle sfide più dure della vita: il cancro. Dalla comparsa dei primi sintomi confusi alla diagnosi del linfoma di Hodgkin, l’artista ha affrontato paure, dolori e momenti di incertezza senza mai perdere di vista la sua passione per la musica.

Raccontando il percorso che l’ha portata dalla diagnosi alla guarigione, Big Mama non parla solo di sofferenza, ma anche di coraggio, legami familiari rafforzati e della forza che la creatività può dare per superare qualsiasi ostacolo.

Big Mama e la diagnosi di cancro

La malattia si è manifestata con sintomi inizialmente difficili da interpretare: gonfiore ai linfonodi e dolore dopo l’alcol. Big Mama ha raccontato a Luca Casadei nel podcast One more time: Avevo i linfonodi molto gonfi al collo e quando bevevo alcolici sentivo molto dolore, perché l’alcol è un vasodilatatore”. Le spiegazioni dei medici variavano, dai problemi dentali a presunte intolleranze: “Dentisti che dicevano che erano problemi di denti, medici che ero intollerante all’alcol, al pronto soccorso mi hanno consigliato una dieta“.

Solo nel 2020, con il peggiorare dei dolori e degli attacchi di panico, si sottopose a esami che portarono alla diagnosi di linfoma di Hodgkin: “Faccio la biopsia al collo e scoprono che ho il linfoma di Hodgkin, cancro maligno al sangue.

Nonostante lo shock, riuscì a firmare il contratto discografico prima di iniziare la chemioterapia: “Ero piccola, avevo capelli lunghi che avrei perso. Ma il mio manager è stato un grande. Mi disse: ‘Va bene, ce la facciamo a fare uno shooting e firmare il contratto'”.

Dalla diagnosi alla rinascita: la lotta di Big Mama contro il cancro

Durante le cure, Big Mama ha rafforzato i legami familiari: “La malattia è cattiva, ti toglie ma ti da anche tanto dopo, perché ho conosciuto meglio i miei genitori”.

La musica ha rappresentato per lei un sostegno fondamentale, tanto che durante i cicli di chemioterapia non ha mai pensato alla morte, concentrandosi invece sull’obiettivo di completare le cure per poter tornare a registrare le proprie canzoni a Milano. Durante quel periodo, ha scelto di non rendere pubblica la propria condizione: sui social nessuno era a conoscenza della malattia, e lei indossava una parrucca per non farsi riconoscere come “la ragazza con il cancro”, preferendo far emergere il valore della sua arte piuttosto che la malattia.

Grazie alla sua determinazione e al sostegno ricevuto, è riuscita a superare la malattia, trasformando un periodo doloroso in un’esperienza di forza e crescita personale.