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Dl migranti, salta il maxiemendamento, la maggioranza lo ritira

Matteo Salvini con Massimiliano Romeo in aula

Rinuncia all'escamotage definito "canguro" per fermare le minoranze: Dl migranti, salta il maxiemendamento

Dato che non verrà posta la fiducia è interesse di tutti e sul Dl migranti salta il maxiemendamento, la maggioranza lo ritira. C’è un accordo con le opposizioni per accelerare in Senato ed arrivare al voto finale di domani mattina. I media fanno sapere che alla fine l’intesa c’è e con essa c’è anche un accordo con le opposizioni per accelerare l’esame del decreto in Aula al Senato e consentire il voto finale.

Dl migranti, salta il maxiemendamento

La maggioranza è quindi pronta a ritirare il maxiemendamento al Dl Cutro. Lo stesso avrebbe fatto decadere tutti gli altri. A darne conferma il presidente leghista della capigruppo Massimiliano Romeo: “Discuteremo tutti gli emendamenti e l’opposizione s’impegna a non presentarne di nuovi, rispetto a quelli presentati in Commissione”. Domani è atteso il voto in Senato ed in seconda lettura il Dl Cutro arriverà alla Camera, dove però il governo sarebbe orientato a porre la fiducia. Il maxiemendamento è a tutti gli effetti un “trucco” procedurale che avrebbe fatto decadere tutti gli emendamenti delle opposizioni.

Esame delle 300 proposte dell’opposizione

I media hanno parlato di un maxiemendamento-canguro presentato stamane e poi ritirato dalla maggioranza. “Nessun trucco, nessun inganno”, lo aveva già precisato ed anticipato il ministro per i rapporti con il parlamento, Luca Ciriani. Verranno quindi votate tutte le circa 300 proposte di modifica delle opposizioni.