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Brescia: brucia i peluches della figlia e la chiude in casa

vigili del fuoco

Un carabiniere non accetta la separazione e la sua vendetta ricade sulla figlia: le brucia i peluches e la chiude in casa, tra le fiamme.

Una follia quella accaduta nella notte nel bresciano: l’ennesimo esempio di un uomo che non riesce ad accettare una sperazione e la fine di un matrimonio. Tuttavia quando la rabbia prende il sopravvento fino a sfociare in eventi tali, diventa preoccupante. Soprattutto se a dare fuoco ad una casa è un militare. L’uomo, la cui identità non è ancora nota, è un membro dei carabinieri di Iseo, di 34 anni.

La vendetta sulla figlia

Il carabiniere che vive a Brescia è stato lasciato dalla moglie e a quanto pare non riusciva ad sopportare il dolore e la fine della storia. Ha studiato così una vendetta, probabilmente preso da un raptus di follia: ha radunato tutti i peluches della bambina, insieme a quaderni e altri oggetti e gli ha dato fuoco. A rincarare la dose, questi ha poi chiuso la bambina in casa, avvolta dalle fiamme, fino a impedirle l’uscita. Secondo alcune fonti, il tutto è scaturito da una semplice lite con la figlia dodicenne, fino a degenerare in un incedio, a causa della rabbia e del nervosismo, che oramai erano fuori controllo. Nell’abitazione era presente la ragazzina insieme ad altri parenti. In stato di agitazione, e forse pentito del suo gesto pericoloso e insensato ha chiamato i soccorsi e li ha persino aggrediti, mentre questi cercavano di aiutarlo. Sono giunti a Camignone, piccola frazione di Passirano in provincia di Brescia, i carabinieri e i Vigili del fuoco che hanno messo in salvo le persone all’interno della casa. Al momento questa è stata dichiarata inagibile e sono in corso le indagini circa lo stato psico-fisico dell’uomo.