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Produzione industriale: in calo rispetto al 2018

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La produzione industriale è calata dello 0,4% rispetto ad Agosto 2018 e del 2,1% rispetto al Settembre dello scorso anno.

I dati diffusi dall’Istat confermano il calo della produzione industriale nei confronti dei mesi di Agosto e Settembre del 2018. Rispettivamente, la produzione è diminuita dello 0,4% e del 2,1%. La fase di flessione dei livelli della produzione industriale italiana, prosegue anche nel complesso del terzo trimestre. Infatti, la media di quel determinato periodo di tempo mostra una flessione congiunturale dello 0,5%. Aumentano i beni di consumo (+0,7%) e i beni strumentali (+0,6%). Sono registrate variazioni negative, invece, per l’energia (-1,1%) e i beni intermedi (-1,0%).

Nei primi nove mesi dell’anno, in media, l’indice ha registrato una flessione tendenziale dell’1,0%. Su base tendenziale e al netto degli effetti di calendario, a Settembre 2019 si registra una moderata crescita esclusivamente per quanto riguarda i beni di consumo (+1,2%). Tutto cambia, invece, per quanto riguarda i beni intermedi, calati del 5,2%. Diminuiscono anche, seppur in maniera più contenuta, i beni strumentali (-2,0%) e lievemente l’energia (-0,1%).

Produzione Industriale in calo

I settori di attività economica che registrano i maggiori incrementi tendenziali riguardano la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+9,6%), le industrie alimentari, bevande e tabacco (+7,8%) e la fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (+6,4%). Le flessioni più rilevanti, invece, avvengono nell’attività estrattiva (-11,2%), nelle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-8,1%) e nella metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (-7,1%).

L’Istituto di Statica, infine, commenta in questo modo: “A livello settoriale si conferma il maggiore dinamismo dei beni di consumo, il solo comparto in crescita in termini sia congiunturali sia tendenziali. Anche nella media dei primi nove mesi dell’anno la produzione è calata, sia in termini grezzi sia al netto degli effetti di calendario”.